Varie, 25 febbraio 2002
FIORAVANTI
FIORAVANTI Domenico Novara 31 maggio 1977. Ex nuotatore. Nel ’96 è argento europeo in vasca corta in staffetta. Nel ’97, oro e 2 argenti ai Mediterranei di Bari. Nel ’98 è 5° ai Mondiali di Perth nei 100. Nel ’99 a Istanbul diventa il primo azzurro d’oro agli Europei nei 100; è argento mondiale in corta a Hong Kong. Nel 2000 è oro e argento europeo nei 100 e 200 a Helsinki. A Sydney: oro olimpico nei 100 (record olimpico, 1’00’’46) e 200 (record europeo, 2’10’’87): primo azzurro a trionfare, prima doppietta olimpica a rana. Ai Mondiali di Fukuoka 2001 è argento e bronzo nei 100 e 50 (27’’72, record italiano). Il 18 maggio 2002 è operato alla spalla destra; rientra il 3 novembre ed è argento in staffetta agli Europei di Riesa in corta. Il 5 novembre 2003 l’Istituto di scienza dello sport lo ferma per ipertrofia cardiaca: è l’addio all’attività agonistica • «Quando ha toccato la piastra della piscina dell’Olympic Center di Sydney, ai più religiosi tra di noi è venuto in mente il Cantico di Zaccaria. quello in cui il vecchio saggio ringrazia il Signore perché non pensava di vederLo manifestato, secondo le profezie. Non per fare accostamenti irrispettosi, ma quel giorno, il 17 settembre 2000, ci sentimmo immersi in una storia biblica, al cospetto di un accadimento atteso da cento anni e che disperavamo di poter vedere: la conquista di un oro olimpico nel nuoto. A riuscirci, nei 100 rana, un ragazzo di Trecate, a due passi da Novara, figlio di un ferroviere e di una maestra, mandato in piscina per raddrizzare la sua schiena di ragazzino aggredita dalla scoliosi. Gran dormiglione, Domenico è dotato di un talento eccezionale. Ma al tempo stesso è zavorrato da una pigrizia esistenziale che ha reso estremamente complicato conciliare la vita di un atleta con i desideri di evasione di un ragazzo di vent’anni. Quella sera, all’altro capo del mondo, la sintesi fu totale, perfetta, commovente. [...] come se veramente in quel giorno e, poi, in quelli che seguirono (con il suo raddoppio nei 200 rana e il successo di Massimiliano Rosolino nei 200 misti), si sia vissuto un avvenimento irripetibile. [...] Gli è stato riscontrato un ispessimento delle pareti del cuore. Niente di grave per un uomo normale, ma la legge italiana è severissima per quel che riguarda gli atleti. I medici sono responsabili e quindi al minimo problema scatta la negazione del nulla osta. Probabilmente negli Stati Uniti Fioravanti andrebbe avanti.» (Roberto Perrone, ”Corriere della Sera” 6/11/2003).