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 2002  febbraio 25 Lunedì calendario

Fiorentino Linda

• (Clorinda) Philadelfia (Stati Uniti) 9 marzo 1960. Attrice • «[...] corvina signora dal sorriso malizioso e dalla voce roca, definita dalla stampa americana come la ”femme fatale per eccellenza della nostra epoca” [...] ha incarnato l’indimenticabile mantide religiosa dell’Ultima seduzione, il film di John Dahl che nel ’95 ha terrorizzato, e titillato, l’audience maschile planetaria (’Sharon Stone in Basic Instinct, in confronto, è solo una ’cattiva ragazza’ della vecchia guardia” aveva scritto a questo proposito la rivista ”Esquire”). [...] ha fatto dei ruoli di spia, seduttrice assassina, bigama e scultrice sadomaso, il proprio marchio di fabbrica. A partire da Fuori Orario di Martin Scorsese, passando per The moderns di Alan Rudolph, per arrivare a Jade di William Friedkin. [...] il cliché della Circe intellettuale e sessualmente liberata è difficile da scrollare di dosso. [...] figlia di italiani trapiantati a Philadelphia, un’adolescenza passata a ribellarsi contro la cultura cattolica imposta dalla famiglia e dalle scuole che frequentava, I critici americani e i filmaker del cinema indipendente [...] la adorano [...]: ”Riesce a far sembrare scabroso anche l’atto di tenere in mano una biro” scrive di lei ”Entertainment Weekly”. In un decennio dominato dal sorriso di Julia Roberts e dal viso acqua e sapone di Sandra Bullock, la trasgressiva che non parla il gergo hollywoodiano né sbandiera il fuoco sacro che la consuma fa notizia [...] Di lei si scrive: ”è un’attrice di straordinario talento che non ha avuto una carriera davvero appagante”. ”Una spiegazione c’è: non mi sono mai piaciute le attività da ’doposcuola’ dello show business. Non vado quasi mai alle première di Holliwood, non frequento i party, non mi faccio fotografare nei posti giusti. Ma se per un po’ non ti fai vedere in giro si comincia a pensare che sei morta, finita. Forse, se giocassi a questo gioco sarebbe diverso. Ma che ci posso fare? Non mi piace [...] Quando sei una celebrità devi stare attenta a qualunque cosa fai. Se ti capita di metterti le dita nel naso, stai pur certa che il giorno dopo ti ritrovi fotografata in prima pagina su qualche tabloid. Quello che invece adoro è la spontaneità, la perdita di controllo propri del lavoro di attore. Recitare è la forma più immediata di arte. Recitare significa vivere il momento. E questo è bellissimo. [...] Le persone sono letteralmente terrorizzate da me. Dico sul serio. Ma la cosa non mi dispiace affatto perché questa mia immagine dark mi protegge e mi risparmia un sacco di seccature. Se fossi più rassiurante, nei miei film, allora chiunque si sentirebbe autorizzato ad avvicinarmi [...] Certamente si può dire che mi sono ribellata contro la ferrea educazione cattolica che ho ricevuto. Nelle scuole che ho frequentato mi insegnavano a essere terrorizzata dei miei istinti. Ma crescendo la voglia di ribellarmi si è affievolita. Ho avuto una relazione di ben sette anni completamente monogama. E la scoperta è stata che mi è piaciuto da morire. Non c’è niente di più bello che essere innamorati e fare l’amore con la persona che ami. [...] Sono italiana, abbiamo inventato l’opera, per me l’amore è tormento, passione, cuori in subbuglio. E non sono sicura che un uomo possa sostenere una simile tensione per sempre. Gli uomini sono come bambini: proprio la cosa che amiamo di più in loro. [...] La fotografia è il mio hobby preferito: credo che sia perché, per una volta, mi permette di guardare il mondo invece di sentire che ho gli occhi del mondo puntati su di me. [...]”» (Simona Vigna, ”Io donna” n. 24/2000).