Cinquantamila.it La storia raccontata da Giorgio Dell'Arti

• Los Angeles (Stati Uniti) 27 gennaio 1964. Attrice • «Nome omen, dicevano i latini; il destino scritto nel nome. E se per Bridget Fonda il talento è un’eredità di famiglia, trasmessa dal nonno Henry, dal padre Peter e dalla zia Jane, la vocazione per i ruoli drammatici si trova invece nel nome di battesimo: Bridget, come la sorellastra (e primo amore) di Peter Fonda, suicidatasi in giovane età. Lei stessa si riconosce un ”seme cattivo, fortunatamente nascosto da un bel giardino fiorito”; per questo preferisce parti minori, ma psicologicamente complesse, in cui la seduzione si mescola al calcolo spregiudicato. [...] La carriera di Bridget inizia dopo il divorzio dei genitori e il trasferimento a Los Angeles, dove frequenta per 4 anni la scuola di Lee Strasberg. Nel 1987 fa il suo esordio cinematografico: una torrida scena di sesso con sottofondo wagneriano, dopo la quale si taglia le vene. Poi le arrivano le prime parti irrilevanti: l’adolescente Mandy in Scandal, Il caso Profumo, la spensierata Melania in L’ultima follia e Mary in Frankestein oltre la frontiera del tempo, accanto a Michael Hutchence degli Inxs. Dopo una partecipazione a Il padrino-Parte III nel 1992, Bridget si segnala con Inserzione pericolosa [...] ha appena concluso Nome in codice: Nina, il remake di Nikita di Besson, quando la chiama Bertolucci per interpretare la madre del piccolo Buddha. La consacrazione definitiva, tuttavia, arriva con Jackie Brown. Quentin Tarantino la scrittura per farle sedurre, in reggiseno e hot pant, Robert De Niro [...]» (Elisa Venco, ”Max” maggio 1999).