Varie, 26 febbraio 2002
FRECCERO
FRECCERO Carlo Savona 5 agosto 1947. Manager. Direttore di Rai4 • «La sua fama di innovatore televisivo comincia in Mediaset che però allora si chiamava Fininvest. A Parigi, alla Cinq (sempre per conto di Berlusconi), il genio non funziona e il giovane creativo deluso ripara in Italia. A capo di Rai 2, Enzo Siciliano presidente, viene accolto come salvatore della Patria. Il primo anno qualche novità la tenta per davvero e il Macao demenziale di Gianni Boncompagni e Alba Parietti diventa il tormentone nazionale. Poi, l’affloscio […] Incompreso, l’uomo ricorda con rimpianto le serate con Enzo Siciliano a casa di Miriam Mafai. Oggi Siciliano non c’è più, la sera si va in trattoria, rimpiangendo la nebbia di Cologno Monzese» (Pietrangelo Buttafuoco, ”Dizionario dei nuovi italiani illustri e meschini”, 17/10/1998) • «Diventato direttore, l’8 agosto 1996 coniò uno slogan per la sua ”Raidue”: ”L’innovazione e la memoria”. Ha tenuto fede al suo motto. Il programma per cui sarà ricordato è Anima mia, un vero cult: partito il 24 gennaio 1997, in prima serata, con Fabio Fazio, Claudio Baglioni e Sabina Ciuffini, è stato un trionfo (oltre 6 milioni, fino a 7 milioni e mezzo nell’ultima puntata), ma soprattutto per la critica tutta favorevole. A rimpiazzare Anima mia ci pensò Pippo Chennedy show, per l’occasione Dandini&Co. lasciarono la terza rete per Raidue. Lontani dai 6 milioni, il programma fu però un discreto successo. Ma non tutto è stato felice: la storia di Carosello di Marco Giusti, con Ambra in versione intellettuale, non andò secondo le previsioni. Piovvero le critiche: improvvisazione. E Macao? Da tv del vuoto a unico programma intelligente (Enzo Siciliano dixit). Lo show con Alba Parietti diventò una sorta di Quelli della notte versione giovane e gli ascolti potevano considerarsi soddisfacenti. Dopo la pausa estiva, il declino. E un’ingloriosa chiusura forzata (gennaio ”98) per mancanza di telespettatori)» (Ma. Vo., ”Sette” n. 22/1998)