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 2002  febbraio 26 Martedì calendario

GALLI DELLA LOGGIA Ernesto Roma 18 luglio 1942. Storico • «Editorialista del ”Corriere della Sera”, docente di Storia dei partiti e dei movimenti politici, saggista, politologo, ha fama di persona seria e autorevole; quando esprime, per iscritto, un’opinione o propone un’interpretazione, s’usa commentare il suo commento con rispettosa attenzione

GALLI DELLA LOGGIA Ernesto Roma 18 luglio 1942. Storico • «Editorialista del ”Corriere della Sera”, docente di Storia dei partiti e dei movimenti politici, saggista, politologo, ha fama di persona seria e autorevole; quando esprime, per iscritto, un’opinione o propone un’interpretazione, s’usa commentare il suo commento con rispettosa attenzione. Dal salotto catodico dei vari Vespa e Santoro è rimarchevolmente assente. Preferisce inabissare il suo sapere su ”MondOperaio” o ”Micromega” piuttosto che esporlo ai quattro venti della chiacchiera quotidiana. [...]» (Lidia Ravera, ”Sette” n. 24/1999). «Uno dei rari editorialisti di carta stampata il cui volto gode di una discreta notorietà sebbene frequenti molto di rado i salotti televisivi [...] L’inconfondibile barba [...] ne rafforza l’aria cattedratica ma non pedante [...] Si definisce uno storico con alcune altre passioni. Tra cui quella per la società in cui vive che, come sanno i lettori del ”Corriere della Sera”, spesso offre uno stimolo per i suoi pungenti interventi su argomenti d’attualità [...] ”Alle elezioni del ’92 con un gruppo d’amici organizzammo una lista. Salvammo la faccia perché prendemmo un numero di voti ragguardevole ma comunque insufficiente. Ebbi la riprova del fatto che è un’attività massacrante, moiosa, e può essere condotta solo in modo professionistico [...]» (Gigi Marzullo, ”Sette” n. 40/1998). «Politologo. Editorialista. Moralista. Gallidellaloggiamente parlando è il fratello scientifico del già molto colto Paolo Mieli. Prende pochissime preferenze alle elezioni però insegna a tutti i politici l’a,b,c della polis. Certe volte irrita, fu infatti il destinatario del craxiano ”intellettuale dei miei stivali”. Ma la realtà è un’altra, si scoprì infatti che quello dei suoi stivali era Alberto Cavallari. Marco Pannella di lui dice: ” uno che sa tutto, ma di politica non capisce un cazzo”. Ebbe invece un successo politico, convinse Mario Segni ad abbandonare Achille Occhetto. Laico in ripresa esterna, sospettato di cattolicesimo, diventerà presto un robusto talebano. Intervistatore di Gigi Marzullo, non ha messo in difficoltà quest’ultimo che, anzi, emerso dai riflettori, ha dichiarato: ”Mi sono sentito perfettamente a mio agio”. Braccio editoriale di Nando Adornato, da lungo tempo impegnato in prorompenti e sontuose iniziative tipografiche[...]. La coerenza della sua vita è l’odio purissimo, non senza rispetto, che gli porta Eugenio Scalfari» (Pietrangelo Buttafuoco, ”Dizionario dei nuovi italiani illustri e meschini”, 17/10/1998). «[...] «[...] Fino al ’76 ho votato comunista. Poi, quando arrivò la possibilità del sorpasso, cominciai a pensare che affidare il ministero degli Interni ai comunisti non era la cosa più brillante che si potesse immaginare. E cominciai a votare radicale. Ho votato varie volte radicale fino all’impazzimento della fame nel mondo e di tutte quelle cose lì, tipo il ghandismo. Nel 1992 sono arrivato a inventarmi una lista mia con Teodori e Giannini. Ma io sono convinto che il vero bipolarismo ci sarà quando noi non penseremo che il voto sia un elemento fondamentale per l’identità di una persona [...]» (Claudio Sabelli Fioretti, ”Sette” n. 46/2001).