Varie, 26 febbraio 2002
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Gallo Vincent
• Buffalo (Stati Uniti) 11 aprile 1961. Attore, regista, pittore. «Occhi blu un po’ pazzi, riccioli scuri da italo-americano. Uno che si considera "americano al cento per cento, innamorato del paesaggio Usa, della sua musica, della sua vitalità, delle sue contraddizioni repubblicane e liberal e di un cinema indipendente autentico, che può ancora narrare le anime in viaggio dell’America". Pittore quotatissimo in Usa, amico un tempo di Basquiat, del quale, come di William Burroughs, è stato compagno di casa e di strade, nonché allievo del maestro dell’astrattismo Cy Twombly, musicista di rock con influssi etnici, modello per Calvin Klein, attore ultrastimato per Kusturica, Scorsese, Mika Kaurismaki, Rebecca Miller. [...] "Sono un uomo che crede a quello che fa e fa solo quello in cui crede [...] Ho lasciato Los Angeles : mi sono trasferito a New York con il mio adorato cane, visto che non posso tenere un coniglio marrone. Ho conosciuto ragazze bellissime e drogate, spinte verso l’autodistruzione a Los Angeles. Posso averne disperatamente amata una. Da ragazzo sognavo e soffrivo con il cinema di John Cassavetes, di Monte Hellman, di Bob Rafelson, i veri indipendenti. Io mi considero tale"» (Giovanna Grassi, "Corriere della Sera" 22/5/2003). «Si definisce "una modesta persona con un piccolo cervello in un corpo robusto", ma quanto a simpatia e comunicazione è grandioso [...] "Nessun narcisismo, non sono popolare, non leggo, ho un ego piccolo e insicuro, arrivo sempre in ritardo perché se devo aspettare mi terrorizza l´idea che non arrivi nessuno. Da ragazzino ero sicuro di me, ma ero un altro, biondino, la faccia carina, le amiche di mia madre e le mie coetanee mi coprivano di tenerezze. Poi ho cambiato faccia, i capelli si sono scuriti, non mi hanno più guardato. Ci sono stato male, poi ho deciso di fregarmene. [...] Sono cresciuto in una famiglia dove non c´era neanche la Bibbia, non ho mai letto un romanzo se non una parte di Il padrino e un libro di Salinger"» (Maria Pia Fusco, "la Repubblica" 22/5/2003).