Varie, 26 febbraio 2002
GAMBERALE
GAMBERALE Vito Castelguidone (Chieti) 3 agosto 1944. Manager. Inizia la carriera manageriale negli anni ’80 all’Eni e nel 1991 passa al gruppo Stet diventando poi direttore generale di Telecom Italia e amministratore delegato di Tim. Nel 1998 è vicepresidente di 21 Investimenti e dall’aprile 2000 amministratore delegato di Autostrade. Nel gennaio 2007 è nominato amministratore delegato del Fondo Infrastrutture, F2I. Nel 1993 subì 20 giorni di carcere e 106 di arresti domiciliari per assunzioni rivelatesi regolari effettuate come amministratore delegato della Sip (confluita poi nella Telecom Italia). Trattandosi di un errore giudiziario, ha ricevuto dallo Stato un risarcimento di 290 milioni di lire. Dalla sua storia verrà tratta la fiction tv Una vita sottile, ricavata dal libro della figlia Chiara • «Lo Stato riconosce che suoi rappresentanti hanno sbagliato. Sono soddisfatto, ma è impossibile descrivere anni di tristezza. Adesso so che gli errori giudiziari possono accadere [...] Ho avuto la fortuna e la forza di reagire. Ma non tutti hanno le mie opportunità. Mi auguro che le istituzioni possano dare maggiori garanzie per impedire il ripetersi di casi analoghi [...] Tutto cominciò con un’idea sbagliata. Poi c’era una verità documentata e, forse per arroganza, non accettata. Non c’è stato il coraggio di ammettere che si sbagliava [...] La giustizia è fondamentale. sana ed equilibrata nella parte giudicante. Ma nella fase della mia istruttoria sono stati compiuti errori su errori. Mi piacerebbe che il mio caso venisse studiato in laboratorio dalle istituzioni per capirne le cause, evitarne altri e dare l’esempio: chi sbaglia deve pagare. Nessuna attività umana è esente da errori. La magistratura in generale è equa, ma a nessun inquirente è stato addebitato mai nulla» (Roberto Ippolito, ”La Stampa” 30/11/2001).