Flavio De Bernardinis, ìNanni Morettiî, líUnit/Il Castoro., 26 febbraio 2002
«Il cinema italiano è pieno di registi simpaticoni che raccontano le barzellette ai macchinisti e fanno film orribili
«Il cinema italiano è pieno di registi simpaticoni che raccontano le barzellette ai macchinisti e fanno film orribili. Per decenni volevano far ridere così: "Un uomo in fuga entra per caso in una camera d’albergo dove una donna urla per la paura di essere violentata. L’uomo non la vede e se ne va: la donna rimane delusa". Questi stessi cialtroni fanno ora film femministi con eroine che prendono coscienza e chiudono il film, inquadrate di spalle verso l’orizzonte o con il bambino che si tengono tutto per loro o, al massimo, con una chitarra.Tutti i personaggi di questi film sono corrotti, cinici, asserviti al potere. Inventati dagli autori solo per giustificare la propria volgarità, la mancanza di tensione morale o ideale verso la vita e il cinema. Con un po’ di affetto per gli uomini e molto odio per le mogli che, inquadrate col grand’angolo e i capelli a crocchia, attendono nella penombra mariti che rincasano tardi» (Nanni Moretti).