Paolo Mastrolilli su La Stampa del 27/02/02 a pagina 14., 27 febbraio 2002
Secondo la dottoressa Christine Harris, studiosa della University of California di San Diego, quando si tratta di tradimento non ci sono differenze tra uomo e donna: più del coinvolgimento sessuale, a far perdere il sonno a entrambi è quello emotivo
Secondo la dottoressa Christine Harris, studiosa della University of California di San Diego, quando si tratta di tradimento non ci sono differenze tra uomo e donna: più del coinvolgimento sessuale, a far perdere il sonno a entrambi è quello emotivo. Sarebbe privo di fondamento, quindi, l’antico luogo comune secondo il quale gli uomini sarebbero gelosi delle scappatelle sessuali, le donne di quelle amorose. In base alla linea di pensiero fin qui accettata (e codificata dalla psicologia evolutiva), gli uomini non sopporterebbero di essere traditi sessualmente per timore di dover sobbarcarsi il peso di figli non loro; le donne invece avrebbero paura delle sbandate amorose dei partner perché metterebbero in pericolo la sicurezza economica per sé stesse e i figli. Per demolire questa teoria, la dottoressa Harris ha radunato 200 adulti etero e omosessuali, per studiare il loro approccio alla gelosia e al tradimento, non limitandosi a porre domande ipotetiche, ma chiedendo ai partecipanti di documentare anche le loro vere reazioni ai tradimenti reali subìti durante la vita. Risultato: "Tanto gli uomini che le donne prestano più attenzione agli aspetti emotivi dell’infedeltà che a quelli sessuali. Ciò contraddice la nozione secondo cui i maschi sono programmati per difendersi dall’infedeltà sessuale, le donne da quella emotiva. Lo studio, in sostanza, suggerisce che i sessi sono molto più simili che differenti".