Chiara Cecchi, La macchina del tempo n. 02/03 febbraio/marzo 2002 pagg. 40-50, 28 febbraio 2002
Sul cromosoma Y troviamo altri geni maschili, questa volta implicati nella fertilità. Non a caso sono numerosissime le forme di sterilità di origine genetica
Sul cromosoma Y troviamo altri geni maschili, questa volta implicati nella fertilità. Non a caso sono numerosissime le forme di sterilità di origine genetica. In circa la metà delle coppie colpite da problemi di infertilità, la causa risiede nell’uomo, che produce pochissimi spermatozoi o addirittura nessuno. Da quando, una trentina di anni fa, i ricercatori hanno cominciato a osservare il cromosoma Y al microscopio, si sono accorti che al 10% degli uomini con questi problemi mancano regioni del cromosoma, presenti invece nel negli uomini fertili. Oggi sappiamo che le regioni assenti nei cromosomi difettosi degli uomini sterili sono tre e contengono i geni per la fertilità, responsabili della produzione spermatica e quindi della capacità riproduttiva maschile. Il funzionamento di questi geni, non è però ancora del tutto chiaro e scoprirne il meccanismo d’azione potrebbe suggerire la messa a punto di nuove terapie per la cura dell’infertilità maschile. Ma non solo: con sollievo di molte donne, le stesse informazioni potrebbero servire a ideare nuovi farmaci anti-spermatici e mettere a punto nuovi metodi di contraccezione maschile. Lo strumento principale per ovviare ai problemi di sterilità maschile è sono i nuovi sistemi di fecondazione assistita. Tra questi vi è l’ICSI (intracytoplasmic sperm injection, o iniezione di spermatozoo intracitoplasmatica), in cui la cellula uovo femminile viene iniettata con uno spermatozoo proveniente direttamente dal testicolo di un individuo che risulta sterile per la sua ridotta produzione di spermatozoi. però facile rendersi conto che questo sistema non risolve il problema dell’infertilità maschile, ma lo rimanda alla generazione successiva. L’Y si trasmette praticamente immutabile dipadre in figlio e i maschi così concepiti erediteranno inevitabilmente il cromosoma Y difettoso e da adulti si ritroveranno con l’identico problema di sterilità.