Paola Rocco, La macchina del tempo n. 02/03 febbraio/marzo 2002 pagg. 44-45, 28 febbraio 2002
In alcune lingue non esistono i generi: «si tratta di un’evoluzione interna alla lingua, che tende a semplificare e dunque ad eliminare i generi (l’inglese li conserva solo per i pronomi personali)
In alcune lingue non esistono i generi: «si tratta di un’evoluzione interna alla lingua, che tende a semplificare e dunque ad eliminare i generi (l’inglese li conserva solo per i pronomi personali). In quest’ottica potremmo dire che l’italiano ha una struttura ridondante e in ritardo. Se ad esempio noi diciamo ”le case basse”, segnaliamo per ben tre volte la stessa cosa, cioè il fatto che stiamo parlando di un plurale, mentre per capirlo era sufficiente la sola parola ”case”: la lingua inglese è arrivata prima a questa conclusione, e ha abolito i generi tanto per gli articoli che per gli aggettivi. Il discorso, insomma, è riconducibile ai ritmi diversi con cui i vari idiomi si evolvono e si semplificano: basti pensare che il lituano conserva ancora addirittura il duale, il caso del greco antico, mentre l’italiano ha abolito del tutto i casi del latino e il tedesco ne conserva solo poche tracce. Quando si dice che l’inglese non ha grammatica è inesatto, ma che si tratti di una grammatica semplificata è vero» spiega ancora Luca Serianni.