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 2002  febbraio 28 Giovedì calendario

Alcuni test sugli animali e sull’uomo presentati all’annuale convegno dell’American Association for the Advancement of Science di Boston rivalutano la vecchia idea che una buona notte di sonno sia essenziale per i meccanismi dell’apprendimento

Alcuni test sugli animali e sull’uomo presentati all’annuale convegno dell’American Association for the Advancement of Science di Boston rivalutano la vecchia idea che una buona notte di sonno sia essenziale per i meccanismi dell’apprendimento. Robert Stickgold, del Massacchusetts Institute of Technology:«Durante il sonno il nostro cervello si impegna in un processo di ripetizione, ristrutturazione e riclassificazione di quanto ha registrato, in modo da funzionare meglio il giorno seguente». Ad esempio è già stato provato che i giovani uccelli ripetono mentre dormono il canto che hanno appena imparato: « I loro neuroni, che erano attivi nei primi tentativi di canto, si ’accendono’ anche durante la notte, come se il cervello ripetesse i toni. Gli uccellini, cioè, sognano di cantare». Il team di Stickgold ha fatto un esperimento analogo coi topi: «Se si sono mossi in un labirinto per tutto il giorno, durante la notte il loro cervello replica esattamente i segnali elettrici tipici del movimento». I ricercatori hanno anche utilizzato cavie umane: «Abbiamo allenato un gruppo di volontari a una serie di attività che richiedono destrezza e precisione (per esempio inserire molto velocemente spine in una presa, chiavi in una serratura, eccetera). Poi gli abbiamo chiesto di ripetere gli stessi esercizi dopo una notte di sonno. Risultato: la loro abilità era migliorata in media del 20 per cento. Negli stessi volontari, dopo una notte insonne, la qualità degli esercizi tornava ad essere quella dei principianti».