La macchina del tempo n. 02/03 febbraio/marzo 2002 pag 58-60, 1 marzo 2002
Quello di Snyder è un successo notevole, ma non è un esperimento isolato. I primati, a noi vicinissimi sulla scala evolutiva, sono da tempo utilizzati come modello della biologia umana
Quello di Snyder è un successo notevole, ma non è un esperimento isolato. I primati, a noi vicinissimi sulla scala evolutiva, sono da tempo utilizzati come modello della biologia umana. Esistono già da diversi mesi scimpanzè transgenici, «umanizzati» perché portatori di geni umani. Al punto che, astronavi a parte, certi personaggi de Il Pianeta dele Scimmie rischiano di non sembrare poi così fantascientifici. Lo scopo non è però quello di creare una nuova specie di scimmie più intelligenti, ma di studiare il funzionamento dei geni o di eseguire esperimenti improponibili sull’uomo. Ma soprattutto, queste chimere dimostrano la fragilità delle barriere biologiche tra specie. Il DNA del nostro genoma è stato interamente sequenziato e manca poco al completamento delle sequenze di quelli del macaco e dello scimpanzé. ormai assodato che condividono almeno il 98,4% del nostro codice genetico.