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 2002  marzo 01 Venerdì calendario

Gellar SarahMichelle

• . Nata a New York (Stati Uniti) il 14 aprile 1977. Attrice. Ha iniziato la sua carriera a soli quattro anni, scoperta da un agente mentre mangiava in un fast food. Dopo numerose interpretazioni in film dell’orrore, si è meritata l’appellativo di ”queen of scream”, la regina incontrastata dell’orrore. La fama fa capolino nel ’95: dopo molti spot pubblicitari ottiene un ruolo importante nella soap opera All My Children. Ma il vero successo arriva quando viene scelta come protagonista di Buffy, l’Ammazzavampiri, il telefilm diventato un vero fenomeno cult in tutto il mondo. « una delle star della Hollywood di domani e in parte già di quella di oggi. Il pubblico italiano la conosce come la biondina di film ”di culto” per giovani e giovanissimi come Cruel Intentions (interpretava Kathryn), Scream 2 (era Casey ”Cici” Cooper) e So cosa hai fatto l’estate scorsa (nel personaggio di Helen Shivers). La carriera dell’attrice è partita però con la televisione, con il ruolo della cacciatrice di vampiri protagonista della serie Buffy The Vampire Slayer. ”Non ho il seno rifatto che può esplodermi da un momento all’altro.. Non mi vesto mai in maniera spregiudicata. Non voglio che il pubblico, guardandomi pensi: ecco un’altra attricetta bionda, di quelle carine ma senza talento”» (Andrea Carugati, ”Il Messaggero” 28/4/2002). «[...] Ma la vita della futura star [...] non è stata sempre rose e fiori. ”Non avevamo mai il becco di un quattrino - spiega - . Dopo il divorzio dei miei genitori, riuscivamo a malapena a pagare l’affitto del nostro appartamento”. Nonostante le difficoltà croniche, sua madre credeva tanto nel suo talento da iscriverla alla Professional Children’s School: una delle scuole private per attori migliori d’America. Tra i suoi compagni c’erano Tara Reid (American Pie) e Macaulay Culkin (Mamma ho perso l’aereo). ”Molti dei bambini che frequentavano la scuola erano ricchi, viziati e mi rendevano la vita difficile - ricorda Sarah - , ma ciò mi ha solo reso ancora più determinata a sfondare nella vita”. L’appuntamento con la fama arriva nel ’95. Quando, reduce da innumerevoli spot pubblicitari, ottiene un ruolo importante nella soap opera All My Children, per cui vince un Emmy, l’Oscar tv. Due anni dopo trasloca in California e viene scritturata da Joss Wheldon come protagonista di Buffy, l’Ammazzavampiri . Il telefilm diventa subito un fenomeno cult in tutto il mondo. Oltre ad andare in onda in ben 31 paesi e a generare oltre 5.000 siti, in America diventa uno dei programmi preferiti dell’intellighenzia e dei critici. I testi universitari sul fenomeno si sprecano. Da Slayer Slang: il lessico di Buffy l’Ammazzavampiri scritto da Michael Adams, capo della facoltà d’inglese all’Albright College in Pennsylvania, a Buffy l’Ammazzavampiri e la filosofia: paura e disgusto a Sunnydale, a cura di James South, docente di filosofia alla Marquette University, che raccoglie ben 22 trattati di filosofia tutti basati sul programma tv, dal ”dualismo manicheo” alla ”moralità nietzschiana dello schiavo e il padrone”. Per non parlare poi del sito internet www. slayage. tv che si definisce ”Il giornale internazionale online di studi buffiani”, secondo cui lo scrittore Joss Whedon, il genio dietro Buffy, ha creato un fenomeno universale ”in quanto discute della lotta continua tra il bene ed il male nella società. Incorporando i mostri come simboli degli orrori dell’adolescenza e della vita in generale”. [...] la Gellar è tra le star più gettonate, protagonista di hit commerciali come Scream 2 (1997), So Cosa Hai Fatto (1997), Cruel Intentions (1999), Scooby Doo (2002) e Scooby Doo Two (2004), e ultimamente il [...] film d’orrore giapponese The Grudge. Tutte queste parti in film d’orrore e thriller l’hanno portata ad essere riconosciuta come la ”queen of scream” ovvero la regina incontrastata dell’orrore. Ma nella realtà, è una ragazza normale e tranquilla [...] L’unico elemento traumatico della sua noiosissima esistenza, assicura, è stato suo padre: ”Io non ho un padre e non ti riconoscerei come tale”, gli gridò lei in una [...] intervista. Arthur Gellar, che divorziò dalla madre nell’84, è morto di overdose nel 2001, a 60 anni. Da allora la figlia è diventata una delle massime testimonial nella crociata contro tutte le droghe. [...]» (Alessandra Farkas, ”Corriere della Sera” 27/3/2005).