1 marzo 2002
Tags : Gina Gershon
Gershon Gina
• . Nata a Los Angeles (Stati Uniti) il 10 giugno 1962. Attrice. «Bisogna davvero avere qualche abilità in più per uscire indenne da uno dei più risibili ”flop” del cinema [...] Gina Gershon, la ”Lollobrigida americana” - non solo per il nome - come spesso la definiscono i suoi ammiratori, capelli color ambra, occhi languidi color nocciola, bocca dalle labbra grandi e sinuose come un cartoon, è riuscita a usare il disastroso Showgirls (1995), in cui faceva una spogliarellista bisex, come un vero e proprio trampolino di lancio. Un film che avrebbe distrutto la carriera di un’attrice meno dotata, a lei è servito. ”La notorietà, comunque venga, fa sempre bene”, assicura [...] L’anno dopo recitava il ruolo di una malvivente lesbica che seduce Jennifer Tilly nell’elogiatissimo Bound, e la sua carriera decollava senza indugio. stata poi la ragazza-madre che spara in Face-off, la pseudo-vamp incestuosa (con Billy Zane, suo fratello nel film) in This World, then the fireworks, la fidanzata hippie di Woody Harrelson nel noir semi-serio Palmetto, la ragazza del gangster in One tough cop e la ex-moglie del trombettista sfiatato Harvey Keitel in Lulu on the bridge, il debutto registico di Paul Auster. ”La prima volta che ho visto Gina è stato in Showgirls” dice Nick Cassavetes, l’attore regista [...] ”Ricordo che nel mezzo di quel film ridicolo, con battute micidiali tipo ’Cara, sei una troia!’, costumi fru-fru e sederi nudi esibiti nei club di Las Vegas, spiccava questa bellezza un po’ ambigua, che si mangiava lo schermo. Non sapevo chi era, ma sentivo che questa attrice aveva qualcosa di speciale. Rimasi di stucco. Volli assolutamente conoscerla. Peccato che fosse già fidanzata”. [...] Per lei, il successo è arrivato in po’ tardivo [...] forse qualcuno la ricorda anche nel ruolo della viveur che seduce Tom Cruise in Cocktail (1988). Ha recitato anche in I protagonisti di Robert Altman [...] ”Mi piace il fatto che la gente ’non sappia’: è o non è lesbica? Sventolare ai quattro venti il proprio orientamento sessuale ti può limitare, come attrice, nei ruoli”. Di persona è più dolce e alla mano di quanto si immagini vedendo i suoi personaggi sullo schermo. ”Quando sono andata al Gay and Lesbian Film Festival di San Francisco per presentare Bound, c’erano stuoli di ragazze in delirio per me! E poi ti chiedi come mai tanti divi sono fottuti nella testa [...] mi sento come una lesbica militante. bello sentirsi amate, e le donne sono sempre più aperte ad ammettere le loro passioni. [...] I nostri ammiratori maschi invece ci adorano ma si dichiarano soltanto su Internet, quasi di nascosto [...] Sono cresciuta in California del Sud, ed ero la tipica ragazzina surfista della Valley, tutta aria aperta e feste [...] Poi mi sono trasferita a New York e sono diventata una snob tipica della East Coast, Ho cambiato accento, ho cambiato look. [...]”» (Silvia Bizio, ”D - la Repubblica delle Donne” 22/2/1999).