1 marzo 2002
GIANNELLI Emilio
GIANNELLI Emilio. Nato a Siena nel 1936. Vignettista. «[...] dal 1991 disegnatore da prima pagina del ”Corriere della Sera” [...] Graffiante, ironica, lucida: questa la satira alla maniera del senese Emilio Giannelli che, nato come avvocato, ha a lungo diretto l’Ufficio legale del Monte dei Paschi di Siena, disegnando caricature per la ”Repubblica”, ”L’Espresso”, ”Panorama”, ”Epoca”, ”Sette”. Un modo intrigante, quello di Giannelli, per mettere alla berlina vizi e virtù dei grandi facendo allo stesso tempo informazione (tanto che a lui sono andati tra l’altro il Premio Casalegno per il giornalismo e il Forte dei Marmi per la satira politica). Giocando con la matita come con un fioretto, con leggerezza e senza mai essere né greve né volgare. Sia che [...] si tratti della Famosa Silvia Berluska ne La morte del cigno o del duo Prodi-Berlusconi impegnato in una staffetta simil-sportiva. Giannelli [...] ama spesso definirsi ”un forzato della satira” con tutte quelle sue vignette sfornate giorno per giorno inseguendo il corso degli eventi. Mai però ”un artista” (anche se ama citare i ”veri artisti” che lo hanno ispirato: da Grosz a Daumier, da Steinberg a Maccari). Eppure, come aveva scritto qualche anno fa Cesare Medail, ”Giannelli è uno dei pochi autori di satira da pronto intervento in grado di resistere alla prova museo, mostra o libro”. Il motivo? ”Perché la sua ispirazione sembra essere continuamente stimolata proprio dalle mascherate della odierna politica italiana”» (Stefano Bucci, ”Corriere della Sera” 8/11/2005). «Chi lo conosce dalle vignette che pubblica ogni giorno in prima pagina sul ”Corriere”, sa bene che il vignettista senese, avvocato ed ex dirigente del Monte dei Paschi, è stimolato dalla complessità delle situazioni e delle maschere che si affacciano dai pubblici teatrini; complessità che ispira la sua capacità di frugare nei risvolti della politica per spremerne contenuti umoristici grazie a trovate geniali e sottili» (Cesare Medail, ”Corriere della Sera” 2/12/2003). Vedi anche: Cesare Medail, ”Sette” n. 46/1997.