1 marzo 2002
Tags : Marie Gillain
Gillain Marie
• . Nata a Liegi (Belgio) il 18 giugno 1975. Attrice. «La incontri e ti sembra un fuscello. Le parli e capisci che la fragilità è solo un’impressione: sul grande schermo, protegonista di Harem Suare di Ferzan Ozpetek, si rivela una donna dagli sguardi ambigui, capace di esprimere grandi passioni e un erotismo che non ha bisogno del nudo (che pure nel film c’è in abbondanza). [...] ha debuttato nel 1991 nel ruolo della ragazzina impertinente alle prese coi primi amori in Mio padre, che eroe! a fianco di Gérard Depardieu e negli anni ha mantenuto lo stesso viso un poco imbronciato degli esordi e la stessa finezza da ragazza bene educata della provincia belga. Eppure Marie non è più, se mai lo è stata, ”tutta luce, grazia e innocenza”, come qualche anno fa la definì Isabelle Huppert. ”Già nelle Affinitò elettive dei fratelli Taviani interpretai la parte di Ottilia, metà angelo e metà demonio, innocenza e peccato, ingenuità e malizia” [...] è stata anche la protagonista torbida e immortale de L’esca di Bernard Tavernier: seduceva per soldi, in combutta con amici squattrinati e senza scrupoli. [...] Ferzan Ozpetek [...] l’ha diretta nel ruolo di Safiyé, la favorita del sultano nell’ultimo harem di Istanbul: astuta, ricca di slanci verso chi la ama e capace di pugnalare chiunque la ostacola, tenera e ambiziosa, dolce e conturbante [...] Memorabile la scena in cui viene massaggiata e poi massaggia, con studiata lentezza, una delle compagne. E ad alto tasso di erotismo le pur apparentemente caste inquadrature che la mostrano senza vestiti ai bordi della piscina dell’harem, mentre lentamente si sdraia o si lascia scivolare nell’acqua [...] non ha nulla a che vedere con le bellezze aggressive alla Demi Moore o con le dive alla Michelle Pfeiffer. Ma sono proprio il viso da ragazzina e il corpo armonioso ma ”normale” (è alta un metro e 67) che al momento opportuno sanno trasmettere un’ambiguità che intriga e accende la fantasia: per questo Lancome l’ha scelta [...] Con questi ingredienti, la Gillain ha così potuto raccogliere l’eredità di tre simboli del fascino femminile come Isabella Rossellini, Inès Sastre e Juliette Binoche [...] ”[...] per me quello che conta è il cinema. Ho cominicato a recitare da ragazzina, in una compagnia teatrale per studenti, quando ancora vivevo a Liegi. Ho sognato di sfondare, qualche mese prima del debutto, partecipando alla selezione che Jean-Jacques Annaud fece per scegliere la protagonsiat dell’Amante. Mi andò male, fu una delusione tremenda, ma poi quel casting si rivelò importantissimo. Perché quando si trattò di scegliere che avrebbe recitato con Depardieu, si ricordarono di me [...]”» (Francesco Colonna, ”Capital” luglio 1999).