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 2002  marzo 01 Venerdì calendario

GIUGIARO Giorgetto Garessio (Cuneo) 7 agosto 1938. Designer. Ha iniziato a lavorare a soli 17 anni nel Centro Stile Fiat a Torino

GIUGIARO Giorgetto Garessio (Cuneo) 7 agosto 1938. Designer. Ha iniziato a lavorare a soli 17 anni nel Centro Stile Fiat a Torino. Dal 1956 ha diretto le carrozzerie Bertone, e Ghia dal 1965. Nel 1968, con Aldo Mantovani, ha fondato l’Italdesign, nel maggio 2010 ha ceduto alla Volkswagen il 90,1% della società. Dalla sua matita sono nate oltre 200 vetture: tra queste la Giulia GT, l’Alfasud, la prima Volkswagen Golf, le Fiat Panda e Uno, le Lancia Delta e Thema. Nel 2000 è stato premiato come «Designer del secolo» (’La Gazzetta dello Sport” 4/9/2005) • «Perché proprio io fui scelto per disegnare la Golf? Facile: alla Volkswagen fecero un’indagine interna per stabilire quali erano le auto più belle nel 1970. Ne scelsero sei, e di queste quattro erano mie…[…] La storia è divertente: io avevo chiesto delle royalties per ogni esemplare prodotto, sarei diventato ricco, ma loro non potevano permetterselo. Così mi dissero che mi avrebbero messo una targhetta ”Giugiaro” su ogni vettura. Lo faceva Pininfarina e per me andava bene. Fino a quando non mi chiesero gli stemmini da applicare sulle macchine: ne volevano 4000 al giorno… Sarei fallito per molto meno… […] Il progetto iniziale prevedeva la costruzione di una vettura molto più grande, doveva essere una specie di Passat due volumi, ma poi si cambiò idea all’ultimo momento e mi commissionarono una macchina molto più piccola, ma mantenendo l’impostazione generale […] Pensi che per riconoscenza mi commissionarono anche la coupé, la Scirocco, e che poi da allora continuo a collaborare con loro […] Arrivo in Germania. Centro ricerche Volkswagen. Era il gennaio del 1970. E al centro di un immenso stanzone trovo una Fiat 128 tutta smontata e sezionata pezzo per pezzo. Chiedo spiegazioni e mi rispondono candidamente ”non riusciremo mai fare una macchina con una meccanica così raffinata a questo prezzo, per questo la Golf deve essere più piccola”. Insomma la 128 era la loro macchina di riferimento […] Il modello che avevo fatto io aveva il parabrezza più inclinato e il cofano più corto, ma allora la Vw aveva paura di rispettare in pieno le norme Usa, per i riflessi, le prove di crash, eccetera. Poi io avevo montato fari rettangolari, ma per problemi di costi alla fine li misero tondi. Mi opposi, protestai, dissi perfino che così la Golf davanti somigliava troppo all’Alfa Romeo Giulia GT. Sapete che mi risposero? ”Se somiglia a un’Alfa, è meglio così”. Il punto è che il progetto Golf è stato rivisto mille volte per un problema di costi. Perfino il fanalino posteriore è stato rimpicciolito per risparmiare» (Vincenzo Borgomeo, ”la Repubblica” 26/6/2002).