Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2002  marzo 01 Venerdì calendario

GONG Li Shenyang (Cina) 31 dicembre 1965. Attrice • «Per anni silenziosa musa di Zhang Yimou, dopo la rottura sentimentale con lui, ha preso strade sempre più internazionali, prossima icona della nuova Cina ai Giochi Olimpici del 2008, ambasciatrice dell’Unesco e anche di bellezza per una casa di cosmesi

GONG Li Shenyang (Cina) 31 dicembre 1965. Attrice • «Per anni silenziosa musa di Zhang Yimou, dopo la rottura sentimentale con lui, ha preso strade sempre più internazionali, prossima icona della nuova Cina ai Giochi Olimpici del 2008, ambasciatrice dell’Unesco e anche di bellezza per una casa di cosmesi. “Ma più di tutto conta la bellezza interiore, quella che si riflette nella vita e nel lavoro”, sentenzia con la sicurezza di chi può permettersi persino un’anima bella» (Giuseppina Manin, “Corriere della Sera” 21/5/2004) • «È nata [...] nel nord della Cina, da padre e madre professori universitari di Economia. È più giovane di parecchi anni dei suoi 4 fratelli, costretti dalla Rivoluzione culturale a lavorare nei campi. Esonerata grazie alla giovane età, cresce in miseria, veste di stracci e gioca per strada con i coetanei maschi, che preferisce alla compagnia delle femmine. Cresciuta, si diploma in arte drammatica alla Central Drama Academy di Beijing e all’Università di Pechino. A 22 anni l’esordio al cinema con Sorgo rosso di Zhang Yimou (Orso d’Oro al Festival di Berlino), primo film di una trilogia che il regista dedica alla disumana condizione femminile nella Cina anni ’20, della quale faranno parte anche Ju Dou e Lanterne rosse (Leone d’argento a Venezia). Sempre diretta da filmaker cinesi, in 11 anni interpreta 16 film fra cui altri tre con Zhang Yimou: Storia di Qiu Ju (Coppa Volpi per la migliore interpretazione femminile a Venezia), Vivere! (premio speciale della giuria a Cannes), Le triadi si Shanghai. Con Cheng Kaige i suoi ruoli si avvicinano di più alla stereotipo della donna orientale, vamp bella e misteriosa al centro di oscure macchinazioni. Ed ecco L’imperatore e l’assassino, interpretato dopo Addio mia concubina (Palma d’oro a Cannes), e Le tentazioni della luna, dello stesso autore. Dice di sé: “I miei non erano convinti che avrei sfondato come attrice: non mi consideravano abbastanza graziosa [...] so che diventerò una donna grassa [...] ho paura di volare, l’oscillazione delle ali mi dà la fastidiosa sensazione di perdere l’equilibrio [...] Ho altre ambizioni oltre al cinema: diventare ambasciatrice delle Nazioni Unite [...] Nell’oroscopo cinese il mio segno è il serpente, il che vuol dire successo, mistero e fascino, ma anche astuzia e superstizione. Sarà, ma ci credo poco”» (“Max” maggio 2000) • «Guardare Gong Li, l’attrice cinese più famosa in Occidente, è come guardare uno di quei dipinti orientali che si srotolano rivelando figure di donna dagli impenetrabili occhi a mandorla su visi di porcellana [...] ha sposato Oei Wei Ming, manager di una multinazionale del tabacco, e per il lavoro del marito si è trasferita a malincuore a Hong Kong [...] “non costa molto far felice la gente con un semplice autografo; è poi ho sperimentato di persona che cosa vuol dire essere scacciato da qualcuno che consideri un mito. Quando studiavo avevo una passione per Meryl Streep, ma le sue manesche guardie del corpo mi hanno impedito perfino di avvicinarla” [...]» (Luciana Bellentani, “Max” maggio 2000) • «Dotata di una bellezza morbida e aristocratica, all’inizio della carriera fu la musa di Zhang Yimou, che la portò al successo anche in Occidente con Lanterne rosse e Ju Dou. Testimonial per prodotti di bellezza europei, nominata ufficiale delle Arti e delle Lettere dal governo francese, presidente della giuria alla Mostra di Venezia 2002 [...]» (Roberto Nepoti, ”la Repubblica” 27/10/2004) • «[...] fisico statuario, lucidi capelli neri, un lampo aristocratico negli occhi. Il suo scopritore, nonché compagno di una tormentata relazione, è il regista Zhang Yimou, autore di opere straordinarie come Lanterne rosse e La storia di Qiu Ju. Per lui, dopo la fine dell’amore, Gong Li versò lacrime vere durante l’edizione del Festival di Cannes in cui si presentò per la prima volta sola, col film di un altro regista. Qualcuno le fece una domanda sul rapporto professionale che l’aveva legata a Zhang Yimou e lei non riuscì a trattenere l’emozione. A quell’immagine è seguito lo sviluppo di una carriera scintillante fatta di film-capolavoro (come Addio mia concubina), di premi internazionali, di partecipazioni ai Festival in veste di giurata. [...]» (Fulvia Caprara, ”La Stampa” 15/12/2005).