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 2002  marzo 01 Venerdì calendario

Gooding CubaJr

• . Nato a New York (Stati Uniti) il 2 gennaio 1968. Attore. Oscar 1996 come miglior non protagonista (Jerry Maguire). «’Mostrami i soldi” gridava frenetico al telefono [...] in Jerry Maguire, trascinando Tom Cruise in un tormentone diventato famoso per il modo in cui metteva a nudo la commercializzazione dello sport [...] a 16 anni faceva il ballerino di break dance, specialità altamente atletica, sul palco del Coliseum durante le Olimpiadi di Los Angeles [...] aspetto piacevole e corpo perfettamente scolpito, lineamenti un po’ infantili a ispirare un’ombra di tenerezza, Cuba Gooding nel 1991 aveva iniziato la carriera con una partenza bruciante, Boyz’n the Hood di John Singleton: era il giovane nero che cercava una via di scampo dal ghetto di South Central Los Angeles. Poi ha fatto ruoli minori come Codice d’onore o i dimenticabili Judgement Night e Lighting Jack. Ma la promessa di successo era solo rinviata, e Gooding ha cominciato a mantenerla con Jerry Maguire e Qualcosa è cambiato. [...] non è un uomo incline a rancori, o alla ricerca di conflitti: il suo punto di forza è nel sorriso. Paragonato a un cineasta come Spike Lee, provocatore per natura, Gooding è un buonista (e Lee spesso glielo rinfaccia). ”Mi ritengo un uomo fortunatissimo, addirittura benedetto dalla sorte [...] Considero attori di colore come Sidney Poitier, Morgan Freeman o Denzel Washington i veri eroi che hanno aperto le porte a tanti di noi. Spero solo di essere capace di passare la fiaccola a qualcun altro [...] Sono sposato a una donna bianca, la ragazza che ho sempre amato fin dai tempi della scuola, e sono felice con lei. Abbiamo due bambini di colori misti: sono bellissimi. Tutti dovrebbero mischiarsi, a mio avviso. [...]”. Cuba ha lo show business nel sangue: suo padre, Cuba Gooding Sr., era il cantante del gruppo soul The Main Ingredient, che nel 1972 s’impose col celebre singolo Everybody plays the fool. Abbandonò la famiglia nel 1974, e il giovane Cuba dovette cavarsela da solo con la madre Shirley e due fratelli minori: cominciò con la break dance, spot pubblicitari e piccole parte in tv finché una particina in Coming to America con Eddie Murphy lo catapultò sul set di Boyz’n the Hood [...]» (Silvia Bizio, ”D - la Repubblica delle donne” 2/1/2001).