varie, 1 marzo 2002
Tags : Steffi Graf
GRAF Steffi (Stefanie) Bruhl (Germania) 14 giugno 1969. Ex tennista. Vincitrice di 22 titoli del Grande Slam (di più solo Margaret Smith, 24): 1987 Roland Garros; 1988 tutti e quattro; 1989 Wimbledon, Us Open, Australian Open; 1990 Australian Open; 1991 Wimbledon; 1992 Wimbledon; 1993 Wimbledon, Us Open, Roland Garros; 1994 Australian Open; 1995 Wimbledon, Us Open, Roland Garros; 1996 Wimbledon, Us Open, Roland Garros; 1999 Roland Garros
GRAF Steffi (Stefanie) Bruhl (Germania) 14 giugno 1969. Ex tennista. Vincitrice di 22 titoli del Grande Slam (di più solo Margaret Smith, 24): 1987 Roland Garros; 1988 tutti e quattro; 1989 Wimbledon, Us Open, Australian Open; 1990 Australian Open; 1991 Wimbledon; 1992 Wimbledon; 1993 Wimbledon, Us Open, Roland Garros; 1994 Australian Open; 1995 Wimbledon, Us Open, Roland Garros; 1996 Wimbledon, Us Open, Roland Garros; 1999 Roland Garros. sposata con Andre Agassi • Ha scritto Gianni Clerici: «[...] Un pomeriggio del maggio 1982 mi ritrovai di fronte alla Courte Numero Cinque del Roland Garros, presso la vecchia casina del custode [...] su quel campo era programmata la vincitrice dell’Orange Bowl dell’anno precedente, una piccola tedesca a nome Steffi Graf. [...] Mi attendevano - pensai - due possibili scenari. O la bambina era talmente affascinante da solleticare i miei riposti istinti di pedofilo, oppure si trattava dell’ultima reincarnazione di Suzanne Lenglen. Come la vidi, fin da lontano, avventarsi in un diritto addirittura crudele, fui spinto a propendere per la seconda versione. Poi guardai meglio, e ammirai una donnina provvista di un paio di gambe, e di un corpo di tale perfezione, che rimasi incerto, sinché mi dissi che le due ipotesi potevano convivere, anche perché, ultima conferma, c’era il naso. Naso curiosamente simile a quello della Divina, naso eccessivo, aquilino, borbonico o se non borbonico giudeo: un naso insomma che qualsiasi aspirante a una carriera di star avrebbe affidato a uno specialista del bisturi. Scelta che Steffi non volle mai prendere in considerazione, a tutto suo onore. Quello stesso anno Graf - ripeto dodicenne - avrebbe razziato gli europei juniores [...] La stagione successiva l’avremmo vista tra le professioniste: a soli tredici anni! Da lì sarebbe iniziata un’ascesa che l’avrebbe condotta, nell’agosto 1987, a essere la più giovane N. 1 dell’Era Open: seconda soltanto a quel fenomeno di Tracy Austin. Ma, se la precocità aveva danneggiato la povera Tracy, sino a spingerla fuori dai court, niente di simile poteva turbare Steffi, raggiante salute e vitalità. Non che non fosse tecnicamente attrezzata, dal servizio a un imprendibile diritto, vincente contrappeso a un rovescio soltanto difensivo. Ma la sua qualità atletica superava addirittura, in esplosività, quella di Pentesilea Navratilova. [...] 1988, l’anno del Grande Slam di Steffi, l’anno che l’innalzò all’altezza di Margaret Smith e della povera Maureen Connolly. E non solo. La presenza a Seul le consegnò anche l’oro olimpico, sorta di quinto Slam [...] Nelle ventotto partite, smarrì in tutto due set, il primo nella finale di Wimbledon contro Navratilova, il secondo in quella di Flushing Meadows con la Sabatini: ma, entrambe le volte, sommerse le rivali nel terzo, due secchi 6/1. [...] L’anno seguente, il 1989, eravamo in molti ad attenderci una prodezza mai realizzata, un Grande Slam bis in soli due anni. [...] non avevo tenuto conto dell’avvento di due bambine, che subito assunsero il ruolo di avversarie, non meno che tenere, temibili. [...] La prima, Arancia Sanchez [...] La seconda [...] Si chiamava Monica, di cognome faceva Seles. [...] La crisi di Steffi avrebbe avuto bisogno di un padre diverso [...]» (Gianni Clerici, 500 anni di tennis, Mondadori 2004).