Varie, 1 marzo 2002
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Graham Heather
• Milwaukee (Stati Uniti) 29 gennaio 1970. Attrice • «Teenager drogata di Drugstore Cowboy [...] pornopattinatrice di Boogie Nights [...] ragazza Cia in bilico tra Barbarella e la Ursula Andress di Dr. No nel secondo episodio della saga Austin Powers [...] Figlia di una poetessa per l’infanzia e di un’ex funzionario dell’Fbi [...] modella di Emanuel Ungaro [...] turbolenta liaison di sei mesi con James Woods [...]» (Benedetta Pignatelli, ”Panorama” 23/9/1999) • «Solo chi si è perso Boogie Nights può dire di non ricordarsi di Heather Graham, cioè Rollergirl, la ragazzina candida e insieme disinibita della strana pornofamiglia del film di Paul Thomas Anderson. Quella che faceva tutto, proprio tutto, senza mai sfilarsi le magiche rotelle dai piedi. Aria da angelo biondo e innocente, da allora in poi è stata la versione più credibile della novella Lolita [...] Il suo segreto? Probabilmente tutto dipende dalla sua adolescenza da brava ragazza wasp, cresciuta in una rigidissima famiglia cattolica (mamma professoressa, papà agente dell’Fbi) dove la maggior parte dei desideri andavano nascosti: ”Ho passato i miei primi 20 anni cercando di fingere di essere quello che la gente voleva che fossi, in particolare i miei genitori. Perfetta e ordinata fuori, dentro mi sentivo una nerd molto più selvaggia ed eccentrica di quanto la gente potesse immaginare”. Anche per debuttare al cinema ha dovuto mentire, o perlomeno giocare d’astuzia: dopo che il padre aveva minacciato di cacciarla di casa se avesse accettato il violento Schegge di follia ( poi interpretato da Winona Ryder), si è guardata bene dal fargli leggere lo script di Drugstore Cowboy, mettendolo davanti al fatto compiuto. Ovvero, vederla nei panni di un’eroinomane epilettica... Una scelta che i suoi non le hanno mai perdonato: ”Da allora siamo praticamente degli estranei” [...] è stata fidanzata con alcuni dei più appetibili giovanotti di Hollywood: da Ed Burns al regista Stephen Hopkins fino a [...] Heath Ledger [...]» (Liana Messina, ”Max” giugno 2001).