Varie, 1 marzo 2002
Tags : Maurice Greene
Greene Maurice
• Kansas City (Stati Uniti) 23 luglio 1974. Ex sprinter. Campione del mondo dei 100 metri nel 1997, 1999, 2001, nel 1999 vinse la medaglia d’oro anche nei 200 e con la staffetta 4x100. Medaglia d’oro dei 100 e con la staffetta alle Olimpiadi di Sydney (2000), bronzo e argento a quelle di Atene (2004) • Iniziò col football: «Come la maggior parte dei ragazzi americani. Ero running back. Ma sin dai nove anni ho anche praticato atletica. Alternavo i due sport. [...] La spinta e lo stimolo sono venuti da mio fratello Ernest. Il mio chiodo fisso era di batterlo, ma lui, in principio, andava molto più forte di me. [...] Ricordo che al campo di allenamento, a Kansas City, il nostro allenatore mi faceva scattare e poi urlava a mio fratello e ai suoi amici di venirmi a prendere. A volte ci riuscivano, altre no. Poi, da un certo punto in poi, non ce l’hanno più fatta [...] Non ho mai programmato le varie fasi della mia carriera per diventare l’uomo più veloce del mondo. Ho sempre e soltanto pensato di dare il meglio di me stesso e di correre quanto più veloce possibile [...] Sono un uomo timido che in gara si trasforma: quando corro una finale contro i migliori sprinter del mondo mi trovo meglio in pista che nel letto di casa mia. [...] Io credo che esistano due Greene: non so quale sia il più vero, ma voglio che i miei tifosi, soprattutto i più giovani, mi vedano non soltanto come un uomo che corre ma anche come, semplicemente, un ragazzo di nome Maurice» (Claudio Colombo, ”Corriere della Sera” 29/5/2001) • «L’accostamento al grandissimo Lewis mi lusinga ma apparteniamo a epoche differenti. Carl con le sue imprese ha significato tanto anche per me, contribuendo probabilmente a farmi lasciare Kansas City, dove vivevo ed ero un normale ragazzo a cui piaceva correre, per andare a Los Angeles, dove allenandomi con John Smith avrei potuto cercare di diventare un campione anch’io» (Giorgio Barberis, ”La Stampa” 7/8/2001).