Varie, 1 marzo 2002
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Grisham John
• Jonesboro (Stati Uniti) 8 febbraio 1955. Scrittore. Laureato in legge alla Mississippi State University, è entrato come «praticante avvocato» in un piccolo studio legale di Southaven. Inizia a scrivere durante le pause di lavoro. Il suo primo romanzo (A time to kill) è uscito in Usa nel 1987. In Italia i suoi libri sono stati tutti pubblicati da Mondadori. Tra questi: Il momento di uccidere (1992), Il rapporto Pelican (1993), Il socio (1994), Il cliente (1995), L’uomo della pioggia (1995), Il partner (1997), L’avvocato di strada (1998), Il testamento (1999), I confratelli (2000), La casa dipinta (2001), in cui ha abbandonato il «legal thriller» per raccontare la storia di una famiglia di contadini dell’Arkansas vista da un bambino di sette anni. Con La convocazione è tornato al «legal thriller» (’Corriere della Sera”, 15/4/2002) • «Prima di diventare il maestro indiscusso del legal thriller con oltre sessanta milioni di copie vendute nel mondo, voleva fare il giocatore professionista di baseball come ogni americano che si rispetti. Invece diventò avvocato penalista (’del genere idealista”, precisa): esperienza che fece da anticamera all’affermazione di quello che ”Publishers Weekly” ha definito il romanziere più venduto degli anni ’90. Qualcosa del giovane idealista di un tempo, però, deve averla conservata se, pochi anni fa, è tornato in tribunale per difendere la famiglia di un ferroviere morto in un incidente sul lavoro (vincendo la causa) e se oggi dedica una sostanziosa fetta di tempo alle attività benefiche. Otto film, sei dai suoi best-seller e due con la sua sceneggiatura, più la serie tv ispirata a Il cliente. Altri due film nel 2003. Soddisfatto dei risultati e, se lo è quale film ama di più? ”In complesso sono soddisfatto. Erano tutte produzioni importanti, con ottimi registi e grandi cast, che hanno contribuito ad aumentare la mia popolarità. Però Hollywood ha le sue regole e a volte mette le mani nelle tue storie, cambiandole. Perciò non ho mai voluto frequentare i set, che del resto trovo luoghi molto noiosi, dove si passa una quantità di tempo a preparare riprese di pochi minuti. Il mio film preferito è L’uomo della pioggia, ma è stato sfortunato: uscì appena una settimana prima di Titanic, il cui straordinario successo lo mandò a picco [...] Gli americani vanno pazzi per i miei romanzi perché adorano portare la gente in tribunale. Però tutta la cultura popolare funziona per cicli: se il genere giudiziario dovesse passare di moda, voglio essere pronto a riciclarmi”» (Roberto Nepoti, ”la Repubblica” 12/12/2002). «’I miei romanzi sono popolati di avvocati: non tutti sono avidi e cattivi. Se i miei libri hanno spesso come protagonisti gli avvocati è perché conosco bene i meccanismi di questo mondo e li so utilizzare. E se a volte sono ’cattivi’ è anche perché nessuno leggerebbe avidamente le avventure di un avvocato buono”. John Grisham, nato nell’Arkansas [...] (è parente di Bill Clinton), laureato in contabilità e giurisprudenza, ha esercitato sia come avvocato penale che civile. [...] ”L’ispirazione la trovo nelle cose che vedo intorno a me. Essenziale è comunque, sempre individuare subito il miglior esemplare di canaglia. Poi da lì è facile proseguire”. [...] Grisham comincia un nuovo libro sempre al principio dell’estate e il sistema (di scrittura, ma anche di organizzazione, è maniacale): due ore dalle 6 alle 8, tra le due e le quattro pagine al giorno, poi quando inizia la scuola dei figli, si alza prima e lavora dalle 5 alle 12, con le finestre oscurate e produce dieci pagine ogni giorno. La prima stesura la finisce il 29 ottobre; il primo dicembre il libro viene dato alle stampe, centomila copie al giorno per un mese. Seguono trenta giorni per distribuirlo e immagazzinarlo. A febbraio, il primo martedì, si inizia a vendere» (Alessandra Rota, ”la Repubblica” 26/5/2004).