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 2002  marzo 01 Venerdì calendario

HAAKON MAGNUS Nato ad Oslo (Norvegia) il 20 luglio 1973. Erede al trono di Norvegia. «La monarchia norvegese non assomiglia a quella delle favole, e ai norvegesi piace così

HAAKON MAGNUS Nato ad Oslo (Norvegia) il 20 luglio 1973. Erede al trono di Norvegia. «La monarchia norvegese non assomiglia a quella delle favole, e ai norvegesi piace così. Il paese abolì la sua aristocrazia nel XIX secolo e non vi sono duchi e duchesse viziati che riempiano di scandali le riviste specializzate. Il cambio della guardia mattutino fa più pensare ai soldatini di latta che a una sontuosa parata di cappelli piumati e ha luogo nei giardini pubblici davanti al disadorno palazzo di mattoni e cemento, mentre gli impiegati passano davanti in fretta, senza nemmeno accorgersene. Haakon è un discendente diretto della regina Vittoria, ma ha frequentato la scuola pubblica, proseguendo poi gli studi non al Balliol College di Oxford, come fece suo padre, il re Aroldo V, e suo nonno, Olaf V, ma alla University of California di Berkeley, dove si è notoriamente molto divertito, in una società profondamente diversa da quella scandinava. Alcuni norvegesi si chiedono addirittura se questo erede al trono dalle idee moderne sia favorevole al mantenimento della monarchia. Durante una conversazione nel suo ufficio a palazzo, ha accolto l’accenno a questa idea con un principesco sorriso. La sua stanza, anche se dimessa, si apre su un salone bianco adorno di colonne, in cima ad una grande scalinata che porta al balcone da cui la famiglia controlla ufficialmente il regno nei giorni festivi. ”Innanzi tutto, ho poco da dire se mi si chiede se sono monarchico. Il fatto è che io vedo le cose dall’altra parte”, dice. ”Non spetta a me essere pro o contro; questo lo deve decidere il popolo norvegese”. [...] Trond Nordby, 57 anni, professore di Scienze politiche presso l’università di Oslo, noto per le sue idee anti-monarchiche, dice: ”Alcuni giovani pensano che Haalkon sia una sorta di rock star”. Una volta, il principe partecipò ad un corso nel quale il professore spiegò minuziosamente il motivo per cui era contro la monarchia e poi andò a trovare Nordby per discutere con lui. Una delle giovani ammiratrici di Haakon, Ine Marie Eriksen, 24 anni, studentessa di giurisprudenza e leader dei Giovani Conservatori, dice: ”Perché dovrebbero vivere secondo le regole del XVIII secolo? Questo toglierebbe alla nostra monarchia proprio l’essenza di ciò che i norvegesi amano”. Durante la crisi petrolifera del 1973, Olaf, nonno di Haakon, si accattivò la simpatia dei suoi cittadini rinunciando un giorno alla sua macchina con l’autista e prendendo il tram come tutti. A un giornalista che gli chiedeva se non fosse preoccupato per la sua sicurezza disse: ”Non ho nessun timore con 4 milioni di guardie del corpo”. Ogni anno viene puntualmente presentata in parlamento una mozione per instaurare la repubblica e, altrettanto puntualmente, viene respinta» (Warren Hoge, ”la Repubblica”, 7/3/2001). Il 25 agosto 2001 ha sposato Mette-Marit Tjessem Hoiby: «Cenerentola? Una pivella rispetto a Mette-Marit Tjessem Hoiby. La giovane non ha sangue blu, ma non sarebbe tanto questo il problema, visto che ormai quasi tutte le case regnanti europee si stanno rassegnando all’idea che è una missione impossibile accasare i rampolli con algide fanciulle educate a corte. Mette-Marit per strada non ha perso una scarpetta (porta il 40), ma un ex compagno con precedenti di uso e spaccio di droga da cui ha avuto un figlio, Marius (di 4 anni). Nel suo passato anche festini underground. Un curriculum pessimo per indossare la corona. La ragazza lo sa e per chiarire tutte le voci sul suo turbolento passato ha convocato la stampa internazionale. Capelli biondi sciolti, un tailleur grigio polvere da brava ragazza, trucco appena accennato, ha affrontato le domande dei giornalisti al fianco di Haakon che non le ha mai lasciato la mano. Con il labbro tremante, la voce incrinata dall’emozione, lo sguardo basso, la futura principessa ha chiesto scusa ricacciando indietro le lacrime: ”Condanno l’uso di droghe. La mia ribellione da adolescente è stata maggiore del consueto. A quei tempi volevo andare contro quello che gli altri accettavano. Ho superato i limiti e sono molto dispiaciuta per questo. E’ una lezione che mi è costata molto cara”. E mentre la fanciulla si batteva il petto l’innamoratissimo principe le accarezzava la faccia, gli spostava i capelli dagli occhi, la guardava rapito. [...] Per lei Haakon Magnus avrebbe rinunciato al trono e ha sfidato il popolo che mai come in questo momento è stufo della monarchia (il gradimento popolare è sceso al 58 per cento, il minimo storico)» (’La Stampa”, 23/8/2001).