varie, 1 marzo 2002
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HAIDER
HAIDER Joerg Bad Goisern (Austria) 26 gennaio 1950, Klagenfurt (Austria) 10 ottobre 2008. Politico. Esordì in politica a 36 anni, diventando leader del partito liberal-nazionalista (Fpö), formazione dell’estrema destra austriaca Nell’89 divenne governatore della Carinzia. Dieci anni dopo, nell’ottobre 1999, la Fpö ottenne il 28 per cento alle politiche, secondo partito. Nel febbraio 2000 andò al governo con i popolari (vp) del cancelliere Wolfgang Schüssel. L’Unione europea reagì imponendo un regime di sanzioni, sospeso a settembre 2000. Nell’autunno 2000, alle provinciali in Stiria, la Fpö arretrò ai risultati del 1986. A dicembre un’altra sconfitta nella provincia orientale del Burgenland: -2 per cento. Alle municipali del marzo 2001 la Fpö calò al 20,25 per cento, otto punti meno del ”96. A febbraio 2002, dopo le critiche al suo viaggio in Iraq, annunciò il proprio ritiro dalla scena politica nazionale austriaca. Nuovo crollo alle politiche del 2002. Alle europee del 2004 la Fpö cadde al 6,3 per cento. Fu allora che Haider ricominciò: nel 2005 fondò un nuovo partito, Bzö, Lega per il futuro dell’Austria. A giugno mise se stesso capolista, nel 2008 lo portò all’11 per cento dei voti. «[...] Cresciuto da un papà calzolaio (iscritto dai primi anni ”30 al partito nazionalsocialista) col culto di una certa destra, priva di ogni tabù morale verso il passato hitleriano. E infatti viveva in un castello di Baerenthal, donatogli da uno zio acquisito, Josef Webhofer, che nel ”38 l’aveva sottratto agli ebrei: non ha mai sentito di doversi disfare di quel regalo. Certo, sui temi nazisti è scivolato: come quando nell’89 lodò la politica occupazionale del Terzo Reich (l’opinione gli costò il posto da governatore), o quando lodò le SS (avevano il ”senso dell’onore”). Ma negava d’essere nazista, e su quel terreno scivoloso non s’è più lasciato trascinare. Più della nostalgia del passato, aveva la percezione del presente. I suoi ultimi cavalli di battaglia: l’anti-islamizzazione e le bordate anti-Ue. Ma il segreto di questo Peter Pan che flirtava con temi off-limits con incredibile leggerezza, era un altro: parlava, diceva Christopher Hitchens che ne è rimasto colpito quando l’ha incontrato (come molti altri), come Tony Blair. Era, insomma, pur parlando di tradizioni, un leader yuppizzato, coi tempi della politica tv: quelli che hanno messo in crisi, da Marsiglia a Varsavia, l’Europa dei vecchi politici, perché spesso più moderni di loro. Ha ispirato molti imitatori, e anche un clone. Quell’Hans Christian Strache che ora guida la sua vecchia Fpö. Contro di lui, nell’ultima battaglia elettorale, ha inventato uno slogan: ”Vota Haider, l’Originale”. [...]» (Mara Gergolet, ”Corriere della Sera” 12/10/2008).