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 2002  marzo 01 Venerdì calendario

Hannah Daryl

• Chicago (Stati Uniti) 3 dicembre 1960. Attrice • «A metà degli anni 80 fu diva delle dive grazie a Splash – Una sirena a Manhattan, Blade Runner e Roxanne […] Alta, magra, i capelli lunghi ondulati, gli stessi che quasi per magia le coprivano sempre il seno in Splash, è adesso musa ispiratrice di molti registi […] Continua a indossare abiti due taglie più grandi, pantaloni baggy e maglioni vintage di cotone, ma è meno timida di una volta. “Improvvisamente mi sento fortunata, e sono contenta perché per un lungo periodo la gente credeva che fossi finita. Mi sono trovata in un ingorgo. Io non ho un agente, non ce l´ho da un bel pezzo. Lavoro grazie alle mie conoscenze personali. Per fortuna qualcuno ha visto delle cose in me e ha pensato che potessi dare di più”. John Sayles concorda: “Daryl è sempre stata sottovalutata a Hollywood, soprattutto per via del suo aspetto […] Nei suoi primi film Daryl non riusciva a disfarsi del cliché della bionda. Ma io sapevo che aveva ben altro spessore come attrice”. Dice Tarantino: “Daryl era una grande leading lady negli anni 80, ma sfortunatamente ha avuto successo in un momento in cui i ruoli per donne a Hollywod facevano schifo. Persino in Roxanne faceva la girlfriend. Cosa che non fa più perché per fortuna non ha più l´età”. Il fatto di essere invecchiata non fa che giovarle. Siamo di fronte al sovvertimento di una tendenza finora dominante? “Mi sento dire che sono troppo vecchia da quando ho 35 anni”, risponde lei sorridendo. “Bisogna imparare ad affrontare serenamente il rigetto ed evitare che intacchi la tua auto-stima. Nel mio caso credo che qualche ruga abbia permesso di vedere oltre la superficie. Ho iniziato a sentirmi bene a 40 anni”. Un ruolo interessante è quello della stripper in Dancing at the Blue Iguana (2000) di Michael Radford (Il postino), un noir sullo sfondo dei club di strip-tease. “Per prepararmi mi sono esibita per cinque mesi in un club a Los Angeles chiamato Crazy Girls”, confessa candidamente l´attrice. Esperienza che l´ha spinta a scrivere e dirigere un documentario sul mondo delle spogliarelliste, Strip Notes. Sempre nel 2000, a Londra è stata protagonista della commedia Quando la moglie è in vacanza […] Racconta di sé: “Ho iniziato a recitare per vincere la timidezza cronica, da piccola credevano fossi autistica perché preferivo vivere nel mondo immaginario: la recitazione è stata il veicolo per la mia salvezza”» (Silvia Bizio, “la Repubblica” 12/7/2003).