Varie, 1 marzo 2002
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Hauer Rutger
• Breukelen (Olanda) 23 gennaio 1944. Attore • «Quanta inquietudine trasmetteva Rutger Hauer quando in Blade Runner, volto insanguinato e sguardo di ghiaccio, pronunciava il monologo ormai proverbiale: “Ho visto cose che voi umani...”. Non era la prima volta. Anzi, secondo lui “era molto più spaventoso il personaggio di I falchi nella notte, perché nella vita è difficile incontrare i replicanti del film di Ridley Scott, mentre il terrorista contro cui lottava Sylvester Stallone esiste ed molto vicino alla realtà. Sono uomini che uccidono senza pietà in nome di un dio che considerano unico e giusto. Purtroppo succede in tutte le religioni. Personalmente ho sempre praticato l’ateismo, penso che le religioni siano state inventate per terrorizzare le persone non per aiutarle ad essere migliori” [...] Olandese di Utrecht, cresciuto ad Amsterdam, [...] ha esordito alla fine degli anni Sessanta in tv e, dopo vari ruoli sullo schermo in cui il richiamo era il fisico atletico e la forza degli occhi azzurri, il film Fiore di carne attrasse l’attenzione di Hollywood. Nel suo primo film americano, Il seme dell’odio del ’75, era nel cast con Michael Caine e Sidney Poitier. “Ho avuto fortuna. Non amo i bilanci, ma se guardo indietro non posso che essere contento, ho lavorato con colleghi fantastici in Usa e in Europa, con attrici belle come Theresa Russell e Michelle Pfeiffer”. Replicante, terrorista, killer, autostoppista sadico, Hauer è stato interprete del Male ma anche del Bene assoluto rappresentato dall’innocente clochard di La leggenda del santo bevitore, tratto da Joseph Roth, che vinse il Leone d’oro a Venezia. Un film che “ricordo con piacere e gratitudine, Ermanno Olmi mi ha aiutato ad esplorare sfumature delicate del mio carattere che ignoravo di avere, per la prima volta ho sentito di avere talento e mi sono sentito fiero. Mi dispiace che un film così bello non sia stato visto in America”. Tra Male e Bene “non so con quale ruolo identificarmi. [...] ho fatto oltre cento film, non ci sono personaggi che mi somigliano” [...] Pur lavorando in tutto il mondo “la mia casa è sempre stata l’Olanda, ho comprato un pezzo di terra, mi piace vivere in campagna”. L’Olanda ricambia l´amore: “Nel ’95 è stato emesso un francobollo con la mia immagine, un privilegio raro. È una cosa buffa, ma credo che a nessun altro attore sia capitato, sono molto orgoglioso”. E pensare che fino alla maggiore età era un ribelle contrario ad ogni regola. “Non sopportavo la scuola, non so più quante ne ho cambiate. Cambiavo, restavo qualche giorno, poi me ne andavo, semplicemente, non potevo farne a meno. Allora la scuola era più rigorosa di oggi, la vita fuori era divertente, mi attirava molto di più. Ho provato anche a fare il militare, ho resistito quattro mesi. Per fortuna i miei mi hanno permesso un lungo viaggio. Sono molto lento, ho bisogno di tempo per imparare le cose. Al ritorno dal viaggio ero migliorato. Più saggio? Non so se basta una vita per arrivare alla saggezza [...] Ogni tanto partecipo a filmoni americani come Sin City o Batman begins. Mi diverto e non voglio interrompere il legame con l’America, che è un gran bel paese [...]”» (Maria Pia Fusco, “la Repubblica” 16/6/2009).