Varie, 1 marzo 2002
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Hearst Patty
• (Patricia) San Francisco (Stati Uniti) 20 febbraio 1954 • «Aveva 19 anni il 4 febbraio 1974 quando fu rapita nel campus di Berkeley. Suo padre Randolph Hearst era una figura leggendaria dell’establishment, uno dei più potenti editori d’America (l’impero familiare controlla tuttora il “San Francisco Chronicle”, numerosi quotidiani e magazine tra cui “Esquire” e “Cosmopolitan”). Poco tempo dopo fu segnalata la sua partecipazione attiva in una rapina in banca a San Francisco. I suoi rapitori-compagni si facevano chiamare simbionesi per evocare “un insieme di corpi e organismi che vivono in armonia tra loro”. Predicavano la lotta armata contro la borghesia capitalistica, usavano lo stesso linguaggio veteromarxista delle Br italiane o della Raf tedesca. L’avventura della giovane miliardaria reclutata dai terroristi finì il 18 settembre 1975 quando la polizia di San Francisco fece irruzione in un covo dell’Sla e l’arrestò. In tribunale, Patti si difese sostenendo di essere stata plagiata, ma la giuria non le credette. Condannata a sette anni, graziata dal presidente Jimmy Carter dopo soli 21 mesi, ha sposato una sua guardia del corpo ed è finita nell’anonimato, interrotto da qualche comparsata cinematografica (l’ultima nel film Cecil B. Demented in cui impersona se stessa). Non aveva mai accettato di comparire in un tribunale come teste a carico dei suoi exrapitori e compagni. Anche per lei l’11 settembre è stato una svolta. Nel clima nazionale di ripulsa verso il terrorismo, ha deciso di chiudere i conti con quella breve stagione di violenza degli anni Settanta. Dei simbionesi oggi dice: “Anche loro volevano fare la loro piccola Jihad. Volevano rovesciare il governo degli Stati Uniti. Non a caso si chiamavano esercito, puntavano a reclutare cellule, a organizzare una guerra armata in tutto il paese”. La Hearst non esita a paragonarli a Timothy Mc Veigh e all’estremismo nazirazzista degli anni Novanta, quello della strage di Oklahoma City. Grazie all’11 settembre e all’improvvisa conversione di Patti Hearst, la procura di Los Angeles ha potuto mettere dietro le sbarre i protagonisti della rapina in banca del 1975. Da tipici ex-sessantottini californiani erano tutti diventati degli altrettanto tipici babyboomers, papà e mamme di un ceto medio benestante e progressista» (Federico Rampini, “la Repubblica” 29/1/2002).