1 marzo 2002
Tags : Glenn Hoddle
Hoddle Glenn
• . Nato ad Hayes (Gran Bretagna) il 27 ottobre 1957. Calciatore. Trentesimo nella classifica del Pallone d’Oro 1987. Ha allenato la nazionale inglese. «Numero dieci dai piedi più che buoni [...] I suoi denigratori loo chiamavano ”Glenda”. Modo elegante per dire: gioca da finocchio. Gli stadi non conoscono più che tanto la correttezza politica, e siccome Hoddle aveva piedi molto buoni e una raffinata testa che pensava gioco e faceva girare il pallone, veniva deriso da chi credeva che il calcio fosse gioco per arieti e che bastasse buttare la palla in mezzo. In Inghilterra, all’inizio degli anni ’80, erano in tanti. E così, il ragazzo nato e cresciuto calcisticamente nel Tottenham dovette lasciare il suo Paese. ”Le mie caratterisriche sono il controllo della palla, il passaggio ragionato, il tocco sottile, doti, insomma, che a un calciatore inglese non servono più”. Sua madre lo aveva chiamato Glenn in onore di Glenn Miller e lui, che si dichiara fatalista, può aver letto nel proprio nome il destino di far giocare la sua squadra come un’orchestra [...] era solito accarezzare le zolle, con il piede posteriore, ogni tre o quattro passi: ”Lo facevo per spingere la punta del piede ben in fondo alla scarpa. In questo modo potevo sentire meglio il pallone” [...] emigrò nel principato di Monaco, al quale nel 1988 diede in dono lo scudetto. [...] Poi vennero gli infortuni al ginocchio e la scelta-necessità di diventare allenatore-giocatore. Iniziò con lo Swindon Town, portato in due stagioni alla Premier League. Passò al Chelsea [...] Quando un altro grande ex, Kevin Keegan, rifiutò la guida della nazionale, la federazione chiamò lui [...]» (Tommaso Pellizzari, ”Sette” n. 41/1997).