Varie, 1 marzo 2002
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Hurst Geoffrey
• Ashton (Gran Bretagna) 8 dicembre 1941. Ex calciatore, campione del mondo nel 1966. Quattordicesimo nella classifica del Pallone d’Oro 1966, diciottesimo nel 1970, ventesimo nel 1967. «Il suo mondo cambiò in un pomeriggio, il 30 luglio 1966, quando il mondo incoronò il calcio inglese. Geoff Hurst non aveva che sette gettoni in nazionale e il ct Ramsey, pur avendo recuperato Greaves, lo confermò nella prima linea per la finale contro i tedeschi a Wembley. Hurst prese di petto la questione. Anzi, la prese di testa, di destro e di sinistro, i tre gol che proiettarono l’Inghilterra in cima al mondo e lui nella storia del calcio, primo e tuttora unico uomo in grado di segnare tre volte in una finale iridata. [...] padre calciatore [...] aveva cominciato come interno di spola nell’Helmsford, da cui nel 1960 si trasferì al West Ham. La concorrenza tuttavia non prometteva nulla di buono. Nel 1961 il nuovo allenatore, Ron Greenwood, decise che tutto quel ben di atleta (1,81 per 81 chili) era sprecato nelle retrovie e decise di rovesciarlo in attacco, per sfruttarne il gioco di testa e la potenza di tiro con entrambi i piedi. L’invenzione partorì un rapinatore d’area, un centravanti per lunghi tratti assente dal gioco, pronto a materializzarsi al punto giusto nel momento giusto. Hurst divenne il fantasma del gol, “the man who wasn’t here”, l’uomo che non c’era fino al momento fatale. Vinse la Coppa d’Inghilterra 1964 e la Coppa delle Coppe 1965 col West Ham, prima di debuttare in nazionale - segno del destino - contro la Germania Ovest, il 23 febbraio 1966. I tedeschi furono sconfitti di misura (1-0) e dal tridente Hunt-Charlton-Hurst il Ct Ramsey ricavò il 2 aprile dello stesso anno anche la vittoria sulla Scozia (4-3) nel Torneo interbritannico. Hurst finì nella lista iridata. L’asso Greaves giocò le prime tre partite, prima di infortunarsi a una caviglia. Entrò stabilmente Hurst e prese il mondiale al laccio, 4 presenze e 4 reti, “eroe” della finale. Il Manchester offrì la cifra record di 200 mila sterline, ma il West Ham rifiutò, ripagato dal giocatore che continuò a brillare, sia nel suo club che in nazionale. Il 19 ottobre 1968 stabilì il record per il campionato inglese di reti segnate in un solo match: 6 nell’8-0 del West Ham sul Sunderland. campione interbritannico anche nel 1968, 1969 e 1971, giocò gli Europei 1968 e il Mondiale 1970. Chiuse con la Nazionale ancora contro la Germania Ovest, nella disfatta (1-3) di Wembley del 29 aprile 1972, per un totale di 49 presenze e 24 reti, quando la critica lo considerava in declino. Poche settimane dopo, lasciava il West Ham per lo Stoke City. Gli ultimi gol li segnò nel West Bromwich (1974-75) e quando disse basta contava in campionato 522 partite e 212 reti, che lo collocano tuttora tra i massimi cannonieri del calcio inglese» (Carlo F. Chiesa, “‘Calcio 2000” giugno 1999).