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 2002  marzo 01 Venerdì calendario

Hurt William

• . Nato a Washington (Stati Uniti) il 20 marzo 1950. Attore. Oscar 1985 come miglior protagonista per Il bacio della donna ragno, nomination anche nel 1986 (Figli di un Dio minore) e 1987 (Broadcast News). «[...] Generalmente è considerato uno dei più complessi ma avvincenti attori americani. Ha vinto un Oscar per l’interpretazione di un omosessuale nel film Il bacio della donna ragno ed è soprattutto famoso per film tipici degli anni ’80 come Il grande freddo e Brivido caldo. Ha vagabondato un po’ all’inizio degli anni ’90 [...] è raramente fiero di sé, sa che sono state dette di lui cose terribili, che è stato descritto come una persona incline agli isterismi. Hector Babenco, il regista del Bacio della donna ragno, ha detto di lui: ”Hurt vi promette di rendervi la vita difficile, e mantiene la promessa. Quanto mi ha fatto soffrire. Se tornerei a lavorare con lui? Anche domani”. Hurt appare ferito: ”Io non sono difficile in questo senso. Lasciatemi fare il mio lavoro, lasciate che lo faccia quanto più coscienziosamente. Datemi il tempo di prepararmi perché possa provarvi che non sto lì interdetto e frustrato davanti a voi. Lasciatemi organizzare la mia passione e darvi il meglio. Non andate a dire a tutti che bravo attore pensate che io sia, per poi rendermi impossibile fare il mio lavoro, come abitualmente fanno a Los Angelse”. Il tempo necessario per imparare la parte è per lui la grande impresa. Gli occorrono sei settimane, e nessuno intende concedergliele. ”Senza una preparazione, la creatività è impossibile”. Hurt è molto scrupoloso nel lavoro in cui si impegna. Preferisce magari aspettare di avere il progetto giusti. ”Se i miei figli avessero tanta fame, farei qualunque cosa. Se i miei figli avessero fame e un uomo mi offrisse quanto basta per nutrirli, potrei anche prendere decisioni diverse”. Ha tre figli in America, Alex, Samuel, e William, due dal suo matrimonio con Heidi Henderson, uno dal rapporto con Sandra Jennings, più una bambina [...] nata dalla sua relazione con l’attrice Sandrine Bonnaire [...] ha avuto un’infanzia scombinata e straordinaria. I suoi genitori si divisero quando aveva sei anni [...] Nei primi anni della sua vita ha viaggiato in località esotiche perché il padre lavorava per l’Agenzia per lo Sviluppo Internazionale. Ha trascorso molto tempo sulle spiagge, un paio d’anni a Guam. Dopo la separazione, è stato riportato, con il fratello minore, in un piccolo appartamento nel centro di New York. Non avevano molto denaro, ma aveva l’attenzione della madre. Lei andò a lavorare come segretaria nell’edificio di ”Time Life” e fece uno spettacoloso matrimonio con Henry Luce III, il figlio del fondatore della rivista ”Time”. Tutto cambiò: belle case, scuole costose, una borsa di studio per la Juillard School, frequentata dagli attori più brillanti della sua generazione, come Robin Williams, anche se lui andò a studiare poi teologia all’università di Medford, nel Massachusetts. [...] ”[...] la vita di mio padre era come quella di un diplomatico. Molte località straniere, anche se quando siamo tornati a New York mia madre era una single con tre bambini. Certo era una situazione molto diversa rispetto alla vita che avevamo condotto fino allora”. [...] Nel 1972 incontrò la sua prima moglie, l’attrice Mary Berth Hurt Schröder. Rimasero inseime a fasi alterne per diversi anni prima di separarsi, senza avere figli. Sandra Jennings l’ha accusato di molto cose, fra l’altro di essere possessivo e di averla abbandonatam e il loro rapporto è stato spesso costellato da situazioni di violenza. Lei è quella che l’ha trascinato nei tribunali, e tutto è stato ripreso dalla televisione. Hanno avuto un figlio, Alex. Quindi ha incontrato la sua seconda moglie, Heidi Henderson, nel 1986, in un centro di disintossicazione, ma poi ha divorziato, una volta percorso insieme il cammino verso la guarigione. Ha poi incontrato Sandrine Bonnaire sul set del film The Plague (La peste), mai proiettato nei cinema americani. Andò a vivere con la Bonnaire in Francia. In un certo senso questo fu positivo per lui, dato che odia ”la violenza della cultura americana”. Ma i ragazzi erano in America con le rispettive madri, e lui ogni notte si svegliava in un bagno di sudore, sentendone la mancanza. Bonnaire odia la cultura americana e non voleva lasciare la Francia. [...] Sua moglie ha detto [...] ”La maggior parte delle persone si limiterebbero a mangiare un hamburger, lui invece vuole sapere dove è nata la mucca”. ”Si, voglio saperlo. Voglio sapere che la mucca non è stata stretta in una morsa, che non gli hanno fatto iniezioni di ormoni. Altrimenti preferirei mangiare un bisonte. Mia madre mi spiegò come si doveva prepararlo, lei era delle praterie. Non era povera: era meno che povera. [...] Era nata in un piccolo centro, abitato da sette o otto persone soltanto. A 12 anni uccideva i serpenti a sonagli. [...] Sulla sua tomba c’è scritto: ’E la verità vi renderà liberi’. E c’è scritto anche: ’Non portatemi nella tomba con le vostre coccole, ci andrò marciando’. Sulla lapide appare inoltre il simbolo della sua visione della vita, una farfalla. E anche i nomi e le date delle nascite dei suoi figli, del suo ultimo marito. una grande lapide”. Cosa vorrebbe che fosse scritto sulla sua tomba? ”Pensavo: ’Chi cerca nei dei cuori degli uomini conosce il pensiero dello spirito’”. William Hurt è stato educato da presbiteriano e cresimato da episcopale. Ora [...] è più interessato alle dottrine orientali. Ha letto molti filosofi, gli piace pescare con la mosca, gli piacciono gli scacchi e ama pilotare gli aerei. [...] spesso fa perdere le sue tracce per giorni, volando dalla costa orientale a quella occidentale. Dice: ”Qualcuno mi ha detto una volta: ’Il dolore è un privilegio’, e io in definitiva ne ho avuto una buona dose. Se hai conosciuto un determinato livello di esistenza per un certo periodo, allora il dolore è importante, perché quello che c’era prima era peggiore [...] di una riservatezza isterica, ed è estremamente prevenuto nei confronti dei giornalisti. [...] nel 1989, ha subito un processo intentatogli dalla sua ex fidanzata, la ballerina Sandra Jennings, con l’accusa di avere avuto un comportamento violento, da ubriacone, da persona irragionevole. Fu uno dei più famosi processi per alimenti. Ma lei non si fermò lì, e continuò con un giro di show televisivi a presentarlo come un tipo ossessivo, donnaiolo, ingannatore, possessivo. ”Era come se mi stessero spellando vivo” [...]» (Chrissy Iley, ”Il Venerdì” 24/12/1998).