Varie, 1 marzo 2002
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Jackson Samuel
• Chattanoga (Stati Uniti) 21 dicembre 1948. Attore • «Una faccia vista mille volte al cinema ma non una star nonostante ottanta titoli alle sue spalle, pare un ragazzo maturato in fretta e non un ultracinquantenne che porta fieramente i suoi anni. Atletico e pacato, consapevole e ironico. [...] Senza rimpianti e senza malinconie. Del resto quali rimpianti dovrebbe avere uno che per Jungle fever di Spike Lee ha vinto a Cannes un premio inventato solo per lui? Che ha lavorato con George Lucas, Joel Schumacher, Scorsese, che ha fatto tutti i film di Tarantino sfiorando l’Oscar. [...] Possibile che un nero a Hollywood possa fare solo il poliziotto o il delinquente? ”Non è più così. Certo, la faccia conta, e se uno si presenta con l’aria strafatta e la testa piena di ricci lunghi fino al collo farà il delinquente. Ma le opportunità per un attore di colore oggi sono moltissime. Io faccio film d’azione perchè mi piacciono. Anche da ragazzino giocavo a guardia e ladri e mi divertivo. Adesso che mi pagano, e pure bene, perché dovrei smettere? [...] Detesto esagerare e nei film comici ti chiedono sempre di calcare la mano. Ho scoperto invece di avere una vena romantica insospettata. [...] I film dove si deve correre, guidare un’auto, sparare, muoversi restano i miei preferiti anche perchè di un personaggio mi immagino tutto da cosa mangia a chi sono suo padre e sua madre. Solo che vorrei fare un western alla maniera antica di quelli col cappellone, la strada piena di polvere e l’eroe che con la pisola fa secco il suo nemico”» (’La Stampa” 3/12/2003). «[...] la star di Pulp Fiction e Gli Incredibili (come voce) [...] Jedi Mace Windu, in La vendetta dei Sith: l’ultimo film della serie Star Wars [...]» (Alessandra Farkas, ”Corriere della Sera” 24/5/2005).