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 2002  marzo 01 Venerdì calendario

Jardel Mario

• Fortaleza (Brasile) 18 settembre 1973. Ex calciatore. Attaccante. La carriera inizia sostanzialmente a 20 anni, col Vasco de Gama: due stagioni e due campionati vinti. Nel ”95 va al Gremio: vince la coppa Libertadores e perde ai rigori l’Intercontinentale contro l’Ajax. Nel 1996-97 arriva al Porto: in 4 stagioni segna 130 reti in 125 partite e nel ”98- 99 vince la Scarpa d’oro (36 gol in 32 partite). Nel 2000-2001 approda al Galatasaray, in Turchia. In campionato: 24 partite, 22 gol. Vince la Supercoppa Europea segnando due reti contro il Real Madrid nella finale. Nel 2001- 2002 è acquistato dallo Sporting. Nel 2002 per 2 mesi non si allena per la depressione. In totale 53 gol in 49 partite, Scarpa d’oro (42 gol in 30 partite) nel 2001-2002. Dal gennaio 2004 all’Ancona (per pochi mesi, senza fortuna). «Non è solamente uno che ha segnato in campionati come quello portoghese o quello turco, ma anche in Champions League è sempre andato a rete con una puntualità devastante. [...] Ha anche un fisico pazzesco. Non si infortuna praticamente mai. [...] L’affidabilità è un’altra delle sue grandi doti. Nulla gli è proibito. A prima vista sembra un giocatore bravo solo di testa, ma i suoi gol più belli li ha realizzati di piede. Da anni chiede ai suoi procuratori di portarlo in Italia, dove ha dei parenti (esattamente a Bologna) e dove è sicurissimo di poter fare grandissime cose» (Ezio Rossi, ”La Stampa” 13/8/2001) • «Grande elevazione (188 cm per 76 kg di peso), determinato, dinamico, freddo e razionale, ha giocato in Europa da quando aveva 23 anni e ha avuto sempre un feeling particolare col gol: fin dagli inizi in Brasile col Gremio, nel 1995-96 (10 reti in 13 partite), con cui vinse la coppa Libertadores; in quattro stagioni nel Porto (dal 1996-97 al ”99-2000) segnò 130 gol in 125 partite e l’11 settembre ”96 si prese lo sfizio di rifilare una doppietta vincente al Milan di Tabarez a San Siro in Champions; poi approdò in Turchia, nel Galatasaray che investì 32 miliardi di lire e lui ripagò la fiducia con 22 marcature in campionato e la doppietta vincente al Real Madrid nella Supercoppa europea; infine, ha giocato in Portogallo con lo Sporting Lisbona dal 2001-02: 53 gol in 49 partite. Tanti i gol, altrettanti i capricci. Era l’agosto 2002 quando Mario Jardel annunciava ai dirigenti dello Sporting Lisbona di essere depresso, e di non potere allenarsi o giocare. Pare che avesse mal digerito l’esclusione dal Mondiale nippocoreano, seguito alla decisione di Felipe Scolari di lasciarlo fuori dalla Seleçao poi vincente a Yokohama, come del resto lo avevano trascurato in passato Mario Zagallo e l’erede Wanderley Luxemburgo entrambi concordi sul fatto che Jardel avesse ”uno stile troppo poco brasiliano per giocare in nazionale”. A seguire, la botta definitiva: l’abbandono della moglie Karen Ribeiro Matzenbacher, modella brasiliana (già fidanzata del difensore viola Marcio Santos) tornata in patria con i due figli subito dopo la separazione. La malattia diventa presto un tormentone appassionante perché in Portogallo c’era chi sospettava che i problemi psichiatrici di Jardel fossero fittizi e che servissero al giocatore e al suo manager José Veiga per aprire la stradaal trasferimento in un altro club. Comunque, dopo oltre due mesi di stop, a ottobre 2002 Jardel si dice pronto al rientro, e si accorda di nuovo con lo Sporting: matrimonio forzato, sia perché il giocatore non ha trovato una squadra disposta a sborsare i 5 milioni di euro per il suo cartellino, sia perché il club ha assoluto bisogno dei suoi gol» (Di Chiara-Cugini, ”La Gazzetta dello Sport” 18/1/2004).