Mario Luzzato Fegiz, Corriere della Sera 23/02/2002, 23 febbraio 2002
Cancellata la giuria di qualità, quest’anno si rimanda tutto a quelle demoscopiche, «imprevedibili»
Cancellata la giuria di qualità, quest’anno si rimanda tutto a quelle demoscopiche, «imprevedibili». «Come tutti gli anni c’è la canzone vincitrice annunciata e poiché, come nei premi letterari, anche in quelli canori lo sconosciuto non rende più, si punta soltanto su valori assodati» (Piero Gelli) [12]. Quest’anno l’annunciato è Gino Paoli: «Io non sono il tipo che si agita per vincere. Molti tuttavia misurano il prossimo col loro metro. Così, se fossi un giurato popolare, questa previsione m’insinuerebbe il tarlo del dubbio sulla solita pastetta. E magari non voterei Paoli».