4 marzo 2002
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Jewel JewelKilchner
• . Nata a Payson (Stati Uniti) il 23 maggio 1974. Cantante. «Una folksinger dalla voce angelica [...] E soprattutto una raffinata bellezza. [...] arriva dall’Alaska [...] L’eleganza è la sua bandiera [...] ha imparato a cantare a sei anni, accompagnando i genitori che si esibivano nei locali notturni. Dopo il liceo, ha viaggiato in van con la madre attraverso l’America, scrivendo canzoni che poi cantava in pubblico [...]» (Carla De Girolamo, ”Panorama” 21/1/1999). «La sua è una vera favola artistica [...] vent’anni trascorsi in uno sperduto angolo tra i ghiacci dell’Alaska, in compagnia di genitori naturisti, senza elettricità né acqua calda. Ma sono stati proprio papà e mamma, emigranti svizzeri di prima generazione, a inculcare nella piccola Jewel Kilchner la passione per la musica, a cominciare da quello yodel di cui loro stessi sono autentici virtuosi. Quando Jewel lascia la casa di famiglia per il sole della California, è già nata una cantautrice con centinaia di canzoni pronte nel cassetto. Non a caso Jewel incide per una piccola etichetta folk l’album Pieces of you e, settimana dopo settimana, lo osserva trasformarsi in un formidabile hit mondiale, capace d’arrivare a vendere oltre 8 milioni di copie. Non male per una debuttante. [...]» (’L’Espresso” 7/1/1999). «[...] Penso che l’esistenza di una persona si divida in tre fasi. La prima è quella della sopravvivenza, nuda e cruda. La seconda (dove mi trovo io) è quella creativa, in cui si esprime. Il terzo stadio, che ha l’esempio più alto in Madre Teresa di Calcutta, consiste nel vivere al servizio degli altri [...] Da adolescente vivevo di Kant e Pascal. Ora sono più incline verso scienza e matematica. Ma non ho mai smesso di amare Dostoevskij, Tolstoj, Neruda. E Bukowski, che mi ha insegnato a scrivere con onestà [...]» (Margherita D’Amico, ”Sette” n. 21/1999).