varie, 4 marzo 2002
JOHNSON
JOHNSON Earvin ”Magic” Lansing (Stati Uniti) 14 agosto 1959. Ex giocatore di basket. Entra a 20 anni nella Nba. Giocherà, tutti con i Los Angeles Lakers, 13 campionati, vincendone cinque (’80, ”82, ”85, ”87 e ”88). Il 7 novembre 1991 annuncia di essere sieropositivo e lascia i Lakers. Nel luglio 1992 vince con il Dream Team la medaglia d’oro alle Olimpiadi di Barcellona. Il 30 gennaio 1996 torna in campo con i Lakers. Gioca 36 partite, i suoi ne vincono 29, ma vengono eliminati ai playoff. Il 4 aprile 1997 la moglie Cookie annuncia: «Il Signore ha guarito Magic. Nel suo sangue non ci sono più tracce del virus dell’Aids». «[...] quel che fece al primo anno di Nba non riuscì a nessun altro giocatore, Jordan compreso. Trascinò i Lakers al titolo, da squadra media che erano. In finale, contro Philadelphia, segnò 42 punti. Giocò pivot, rimpiazzando Jabbar infortunato, contro Dawkins che chiamavano il Gorilla. Era la prima volta, tutto l’anno aveva giocato play. Probabilmente quel giorno nacque il mito sportivo [...] era il più grande quando, il 7 novembre del 1991, annunciò al mondo d’essere sieropositivo. Di colpo fu un campione, o solo un uomo, condannato a morte. Aveva sempre sorriso, si sforzò di continuare. Giocò alle Olimpiadi ”92, e a Barcellona il suo compagno Charles Barkley recitò da orco cattivo quando gli australiani fecero sapere di temere un contagio, affrontandolo (’maledetti, li massacreremo”). Fu il primo di una serie di campioni che non ebbero paura di denunciare la propria condizione. [...]» (Walter Fuochi, ”Il Venerdì” 1/10/1999).