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 2002  marzo 04 Lunedì calendario

Jones Vinnie

• Watford (Gran Bretagna) 5 gennaio 1965. Ex calciatore. Attore • «Da calciatore ha costruito la sua carriera sulla sua fama di duro. Tackle assassini ed entrate intimidatorie erano il suo pane. Era una parte che recitava benissimo, con zelo a volte anche eccessivo. Sul set, ha continuato a recitare lo stesso ruolo. Con risultati anche migliori di quelli ottenuti sul campo. Un duro, a cui si finisce con l’affezionarsi. Dodici anni di professionismo nel calcio, e dodici cartellini rossi, spesi tra Wimbledon, Leeds, Sheffield United, Chelsea e Queens Park Rangers. La maglia e la fascia di capitano della nazionale gallese. Tre anni di professionismo nel cinema, e cinque film, di cui uno da protagonista. Una condanna per lesioni aggravate, due autobiografie, due matrimoni, tre documentari sulla sua vita girati dalle televisioni inglesi e un passato pre-calcio da manovale. Il 26 dicembre in Inghilterra è uscito The mean machine , il remake di Quella sporca ultima meta , successo di Robert Aldrich del ’74, con Burt Reynolds protagonista. Allora i carcerati giocavano contro le guardie a football americano, oggi la sfida è sul campo da calcio. È il primo film da protagonista per Vinnie Jones, e l’ex calciatore fa un’ottima figura. Il film è divertente, meno impegnato e politico del precedente, ma assolutamente godibile. Jones è affiancato da Jason Statham, altro sportivo diventato attore di successo: era nella squadra di tuffi della Gran Bretagna alle Olimpiadi di Seul. Nel marzo 1998 Vinnie Jones si apprestava a chiudere la carriera calcistica firmando con i Queens Park Rangers, nobile decaduta del calcio londinese allora in serie B, un contratto da allenatore-giocatore. ‘Un regista sconosciuto, Guy Ritchie, mi chiese se volevo accettare una parte in un film chiamato Lock Stock and two smoking barrels . Accettai. Le cose ai Queen Park Rangers andarono male, il film andò benissimo. Fine della carriera calcistica, inizio di quella cinematografica’. Dieci anni prima, Jones era uno dei principali animatori della Crazy Gang , il soprannome affibbiato al Wimbledon dalla stampa inglese, a metà tra l’estasiato e l’inorridito per le imprese dei vari Vinnie Jones, Dennis Wise, John Fashanu. Calcio inglese purissimo: palla lunga a scavalcare il centrocampo, il cui compito era puramente distruttivo, con le buone e soprattutto con le cattive. Nel 1988 la Crazy Gang mise in atto il proprio capolavoro, sconfiggendo il grande Liverpool nella finale di Coppa d’Inghilterra. Resterà l’unico successo della carriera di Jones, assieme alla promozione dalla Second alla First Division ottenuta con il Leeds nel 1990. Insieme a Paul Gascoigne, è stato per anni uno dei calciatori preferiti dai tabloid. Dentro e fuori dal campo ha sempre vissuto la propria vita al limite del regolamento, fornendo in continuazione materiale controverso. Traendo ispirazione dalle sue entrate, il nazionale gallese accettò di presentare una videocassetta che raccoglieva tutti i grandi cattivi del calcio inglese: la Football Association lo multò di 20 mila sterline, 60 milioni di lire, una cifra record. Ad una domanda poco gradita di un giornalista rispose con un morso sul naso. Nel 1998 una lite con un suo vicino gli è costata una condanna per lesioni aggravate. L’addio al calcio e la nuova carriera di attore sembrano aver calmato lo spirito ribelle di Jones. La sua seconda moglie, Tanya, ha subito un trapianto di cuore, e Jones è uno dei maggiori benefattori dell’ospedale dove è stata operata. La beneficenza è diventata parte integrante della vita dell’ex calciatore, al momento impegnato nel sostegno di tre diverse associazioni. Il successo di Lock Stock gli è valso la chiamata a Hollywood, per partecipare a Fuori in 60, accanto a Nicholas Cage. Squadra che vince non si cambia, ed ecco dunque nuovamente Jones nel secondo film di Guy Ritchie, nel frattempo diventato marito di Madonna: The Snatch . La pellicola, con la partecipazione di Brad Pitt, non ottiene lo stesso successo di Lock Stock , ma Jones attira l’attenzione di John Travolta, che lo vuole accanto a se in Codice Swordfis. È tempo di diventare protagonisti, ed ecco The Mean Machine . Vinnie Jones si permette di ‘citare’ lo Steve McQueen de La grande fuga , facendo rimbalzare la palla contro il muro della cella. Poi si alza e comincia a palleggiare. Per essere stato un rude centrocampista difensivo se la cava benissimo» (Filippo Maria Ricci, “Corriere della Sera” 3/1/2002).