Varie, 4 marzo 2002
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Kabila Laurent
• Likasi (Congo) 27 novembre 1939, Kinshasa (Repubblica Democratica del Congo) 16 gennaio 2001 (assassinato). Presidente della Repubblica Democratica del Congo. «E’ stato sepolto come un capo di Stato, con ventuno colpi di cannone e il cordoglio di un piccolo stuolo di presidenti africani. Salutato come il simbolo dell’unità nazionale, osannato come un padre della patria, tumulato in un mausoleo nel centro di Kinshasa. Un onore negato a Patrice Lumumba, anche lui assassinato, il cui corpo fu fatto sparire; e a Joseph Mobutu, morto solitario in Marocco dopo trentacinque anni di tirannide e di ruberie. Molti dicono che Kabila non ha fatto di meglio: non ha dato ai congolesi né pace, né alcun benessere, né maggiore libertà o qualche simulacro di democrazia. Ma è proprio la disperazione del Congo a attirargli un ricordo migliore della sua biografia o del suo operato. Ha risvegliato il sentimento nazionale, ha resistito all’invasione dei vicini orientali, ha tenuto banco con il paese spaccato in due dalle armi, atterrato, sfinito. Infine è stato pianto per le strade da una folla venuta a dargli l’ultimo addio sotto striscioni che proclamavano ”non ti dimenticheremo mai”» (Pietro Veronese, ”la Repubblica” 24/1/2001).