varie, 4 marzo 2002
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Kay Jason
• Manchester (Gran Bretagna) 30 dicembre 1969. Cantante, leader dei ”Jamiroquai” • «[...] fece impazzire il mondo con un disco intitolato Emergency on planet Earth [...]» (l. d., ”La Stampa” 4/6/2005) • «La madre è una cantante jazz. Nel 1986 si fa notare per un brano Hip-hop e si propone nei piccoli club come cantante e breakdancer. Nel 1992 fonda i Jamiroquai, che inventano una rielaborazione ”bianca” del funky alla Stevie Wonder. Questa contaminazione (’che oggi - dice - è più nella testa di certi critici che nella realtà della mia musica”) si rivela subito vincente. E i vari dischi, Emergency on Planet Earth, The Return of the Space Cow-boy, Travelling without Moving, Synkronized, furono accolti dal mercato con molto favore. A Funk Odyssey, uscito il 3 settembre 2001, si era conquistato il ”disco di platino”, già dalle prenotazioni. […] ”Gli album precedenti si avvicinano alla migliore tradizione dance. Questo pure, ma vi sono influenze mai prese in considerazione in passato, come la bossa nova brasiliana, i ritmi tradizionali spagnoli. […] Sono abbastanza stufo di questa storia delle contaminazioni. La verità è che l’Inghilterra è piena di gruppetti che fanno cose strane - che nessuno ascolta - solo per farsi definire ”d’avanguardia’. In realtà uno deve solo creare quello che gli piace”» (Mario Luzzato Fegiz, ”Corriere della Sera” 18/9/2001) • «La storia artistica di Jason Kay [...] assomiglia ad una favola. Agli esordi viveva in un appartamento occupato di Londra, oggi possiede una tenuta nel Buckinghamshire e si muove in Ferrari [...] Una vita da nababbo che ha finito per mettere in ombra l’impegno di Jason Kay nelle lotte ambientaliste e per l’annullamento del debito dei paesi poveri, campagne condotte quando (era il ”93) di queste cose ancora nessuno tra gli artisti parlava. ”In questi quindici anni ho cercato di fare qualcosa di buono e di importante, anche se non è detto che ci sia riuscito: non sarà il meglio, ma ci ho messo dell’impegno. Posso aver reso qualcuno felice di ascoltare la mia musica. Di sicuro ho dato qualche soddisfazione a mia madre”» (Carlo Moretti, ”la Repubblica” 2/11/2006).