Varie, 4 marzo 2002
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Kohl Hannelore
• Berlino (Germania) 7 marzo 1933, Ludwigshafen (Germania) 5 luglio 2001 (suicidio). Moglie dell’ex cancelliere tedesco Helmut Kohl. Fu la first lady tedesca che vide cadere il Muro, poi la moglie affettuosa d’un marito travolto dagli scandali; discorreva con Bush, Mitterrand e Gorbaciov nelle loro lingue, soffrì da ragazzina le violenze dell’occupazione e da donna matura il crollo politico e umano del consorte, ma non ce l’ha fatta a resistere ai dolori atroci del male, e si è tolta la vita nonostante la fede cristiana. [...] Dal 1993 soffriva d’una grave allergia alla luce, e da tre anni non poteva più uscire di casa se non a notte fonda: i raggi del sole e anche forti lampade le erano letali. [...] Helmut e Hannelore si erano sposati nel 1960: lei, berlinese, era fuggita dalla Germania est dopo l’arrivo dell’Armata rossa. Decise a 15 anni di lasciare gli studi filologici per dedicarsi al marito. Sopportò ogni maldicenza della stampa popolare, fino alle voci di una love story di Helmut con la sua segretaria. Fino al 1998 della sconfitta elettorale riuscì a viaggiare quasi sempre al suo fianco nei vertici internazionali. Ma non aveva potuto accompagnarlo alle fastose nozze a Istanbul del figlio Peter con la giovane manager turca Elif Soezen. [...] Fino all’ultimo si era dedicata alla sua Fondazione per l’aiuto ai craniolesi: ”Non voglio apparire vittima”, aveva detto lavorando nel buio protettivo delle stanze di casa» (Andrea Tarquini, ”la Repubblica” 6/7/2001).