Varie, 4 marzo 2002
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Kostelic Ivica
• Zagabria (Croazia) 23 settembre 1979. Sciatore (fratello di Janica). Ha vinto la coppa del mondo 2011, quella di slalom del 2002, oro nella stessa specialità ai mondiali 2003 • «Negli ultimi anni ha vissuto più tempo in ospedale che sulla neve, ma nella stagione 2001/2002, la prima completa, ha subito dimostrato grandi qualità, vincendo in coppa tre slalom e centrando anche un secondo e due terzi posti» (“La Gazzetta dello Sport”, 25/10/2002) • «La sua arma segreta è una “bomba” ideologica. Sa di croce uncinata e di braccio teso. Di assalti al nemico indifeso e di Mein Kampf sciistiche. Perché l’ineffabile Ivica non ha avuto alcun pudore nel dichiarare, dopo la sua vittoria a Kranjska Gora il 5 gennaio 2003, che “alla partenza ero pronto come un soldato tedesco il 22 giugno del 1941”. La data dell’invasione nazista in Russia: che produsse milioni di morti. Ma non solo. Perché quello è anche il giorno in cui la Croazia celebra la prima insurrezione armata contro l’occupante nazista e i suoi alleati ustascia: il 22 giugno del 1941 un battaglione di settanta uomini (67 croati, uno sloveno e due serbi) attaccò i tedeschi a Sisak. Insomma, uno schiaffo alla memoria. In linea, purtroppo, con il pericoloso ed eversivo revisionismo neonazista che sta impestando l’Europa. “Il nazismo è un buon sistema”, titolava in prima pagina il settimanale croato “Nacional” che, a dispetto della testata, non ha nulla a che fare coi movimenti nazionalisti di destra, semmai sta dall’altra parte (con punte di nostalgia jugoslave), con tanto di copertina occupata da una foto del campione. “Il Terzo Reich - secondo lui - ha condensato duemila anni di storia romana in un decennio, il nazionalsocialismo era difficilmente applicabile perché era un po’ troppo estremo”, si sarebbe rammaricato in un’intervista il giovane astro nascente del Circo Bianco. A raccogliere queste confidenze è stata la giornalista Zrinki Ferini, per conto dell’inserto “Extra” dedicato al tempo libero e alle donne. A lei Kostelic avrebbe detto di essere rimasto “affascinato” dal regime nazista e di ammirare il Terzo Reich, con aggiunta di farneticanti spiegazioni, tipiche peraltro della propaganda in auge tra i neonazisti, assai numerosi in Croazia. Le emozioni agonistiche, per lui, avrebbero il sapore della battaglia d’Inghilterra, “l’attacco tedesco dell’aviazione di Goering, un’irripetibile, pura fantascienza, potete immaginare 1400 aerei tedeschi in aria - ha precisato l’entusiasta sciatore - esattamente come in Guerre Stellari, se aggiungiamo i 500 aerei inglesi significa 2000 aerei per 200-300 chilometri quadrati”, ha concluso sposando la logica delle Playstation con il farfugliamento dello storico dilettante. Che vuole stigmatizzare la sua convinzione politica: “Per me il comunismo è stato peggio del nazismo. Sapete qual’era la differenza sostanziale? Lasciando perdere l’olocausto che era una visione idiota, nel nazismo un individuo aveva la possibilità di affermarsi, insomma, era un buon sistema per uomini ambiziosi. Nel comunismo invece non era permesso essere ambiziosi. Si trattava di due sistemi totalitari, tuttavia Hitler non faceva uccidere i suoi generali, lo ha fatto solo con quelli che avevano congiurato contro la sua vita, mentre Stalin ogni giorno ammazzava qualche generale, anche i suoi amici”. […] I Kostelic sono sempre stati ferventi seguaci del presidente fondatore Tudjman (defunto), profondamente nazionalista e sospettato di voler proteggere i nostalgici del regime ustascia» (Leonardo Coen, “la Repubblica” 16/1/2003).