Varie, 4 marzo 2002
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Kostunica Vojislav
• Belgrado (Serbia) 24 aprile 1944. Politico. Ex presidente (2000-2003) e primo ministro (2004-2007, 2007-2008) della Serbia. Figlio di un ufficiale dell’esercito jugoslavo, ha studiato diritto all’università della capitale. Anticomunista e nazionalista, nel 1974, giovane accademico, criticò la decisione di Tito di promulgare una nuova Costituzione che rafforzava il carattere federale dello Stato: sminuiva, secondo lui, la posizione dei serbi che vivevano in Kosovo o nella Vojvodina. Venne allontanato dall’università. Fu tra i fondatori del Partito democratico. Nel 1992 lo abbandonò per dar vita al Partito democratico della Serbia alleandosi con Vuk Draskovic, ma la rivalità tra i due politici ruppe il sodalizio. Per anni si è mantenuto in una posizione di distacco rispetto agli altri movimenti dissidenti, anche durante le grandi manifestazioni dell’opposizione nel 1996. Durante i negoziati di Dayton, nel 1995, Kostunica si distinse per i suoi attacchi al piano di pace che prevedeva la divisione etnica della Bosnia. In Kosovo si fece fotografare con un fucile assieme ai paramilitari serbi. Nell’ottobre 2000 fu eletto presidente della Federazione jugoslava, al primo turno. Il rivale Milosevic aveva sostenuto la necessità di un ballottaggio, ma la piazza acclamò Kostunica vincitore e costrinse «Slobo» alla resa (“Corriere della Sera” 5/7/2001).