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 2002  marzo 04 Lunedì calendario

KROL Ruud Amsterdam (Olanda) 24 marzo 1949. Ex calciatore. Con l’Olanda fu vicecampione del mondo nel 1974 e nel 1978, con l’Ajax vinse tre coppe dei Campioni consecutive (1970/71, 1971/72, 1972/73)

KROL Ruud Amsterdam (Olanda) 24 marzo 1949. Ex calciatore. Con l’Olanda fu vicecampione del mondo nel 1974 e nel 1978, con l’Ajax vinse tre coppe dei Campioni consecutive (1970/71, 1971/72, 1972/73). In Italia giocò col Napoli, di cui fu il primo straniero alla riapertura delle frontiere, nel 1980. Terzo nella classifica del Pallone d’Oro 1979, settimo nel 1978, sedicesimo nel 1980 e 1981, diciottesimo nel 1977 • «[...] fu spinto sui sentieri della pedata dal padre, ex calciatore nella massima divisione olandese. [...] Duttile fin da ragazzo, Ruud Krol cominciò dapprima come centravanti, per arretrare poi a centrocampista e infine a difensore [...] chi lo ha visto giocare difficilmente può aver immaginato che quella specie di bisonte dal tocco morbido e intelligente fosse diplomato in pizzi e merletti. Il padre, divenuto commerciante di tessuti, aveva fatto imparare al figlio quell’antica arte fiamminga, che avrebbe potuto tornargli utile in caso di fallimento sui campi di gioco, Al biondo Ruud non occorse mai intrecciare centritavola e trapunte [...]» (’Calcio 2000” aprile 1998). «[...] La velocità di Krol, la sua intelligenza tattica e la sua capacità di recupero gli hanno permesso di adattarsi alla perfezione al modulo camaleontico promosso dall’innovativo Ct olandese Rinus Michels. Krol ha impressionato anche il calcio italiano con la sua creativa interpretazione del ruolo di libero [...]» (www.uefa.com, 24/3/2005) • «Uno dei giocatori più emblematici dell’Ajax di Michele e Kovacs e della nazionale olandese, ma anche uno degli atleti più eleganti della storia del calcio. Da efficace difensore esterno Ruud Krol è passato al ruolo di libero, interpretato in chiave estremamente moderna e costruttiva grazie alla sua tecnica e a una chiara visione di gioco. All’Ajax è rimasto tredici anni, vivendo da protagonista l’esaltante ciclo dei primi anni Settanta. Dopo una brevissima esperienza in Canada, con i Vancouver Whitecaps, è stato ingaggiato dal Napoli con il quale ha giocato quattro anni, prima di chiudere la carriera in Francia, nel Cannes. [...]» (Enciclpedia dello Sport, Treccani) • «Si scrive Krol, si pronuncia eleganza. Forse è uno dei giocatori più belli a vedersi della storia: biondo, atletico, comunica forza e sicurezza [...] rigorosamente con il numero 5 sulla maglia [...] Potremmo dire che è un Facchetti con i piedi ancora più sensibili [...] viene a spendere gli ultimi spiccioli di carriera a Napoli. Purtroppo, non è ancora lo squadrone di Maradona, ma riesce comunque a dimostrare una cosa: che si può essere uomini-squadra anche giocando nella retroguardia, facendo giostrare i compagni grazie a lanci di quaranta-cinquanta metri e con un’impeccabile direzione del traffico in campo. Come lui, ci sono stati Beckenbauer e Baresi: ma il tedesco non lo valeva come difensore e Baresi era meno bello» (Dizionario del Calcio Italiano, a cura di Marco Sappino, Baldini&Castoldi 2000).