Varie, 4 marzo 2002
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Lanzmann Claude
• Parigi (Francia) 27 novembre 1925. Regista, sceneggiatore, intellettuale • «[...] ha attraversato la cultura francese [...] ha raccontato al pubblico la genesi del suo capolavoro, un film di 9 ore e 12 anni di lavorazione dopo il quale l’Olocausto ha avuto un nuovo modo per essere definito, Shoah , una parola biblica che significa catastrofe (“Se avessi potuto non avrei dato un titolo al film, per me ciò che è accaduto era innominabile”). Un film-documentario unico, in cui Lanzmann ha messo una passione assoluta e che con convinzione cerca di diffondere [...] amore con Simone de Beauvoir, con cui Lanzmann ha vissuto sette anni: [...]» (Cristina Taglietti, “Corriere della Sera” 14/9/2009) • «Vive totalmente la sua ossessione: non far cadere il silenzio sulla tragedia dell’Olocausto. Da quando [...] uscì Shoah, non ha mai cessato di parlarne: nei cinema d’essai, nelle scuole, ovunque. Il suo è un cinema militante per una sola causa [...]» (“la Repubblica” 4/11/2001).