4 marzo 2002
LA PORTA Gabriele
LA PORTA Gabriele. Nato a Roma il 5 maggio 1945. Autore e conduttore Rai. «Collaboratore delle rubriche culturali della Rai dal 1965, nel 1968 è stato assunto come funzionario ai programmi. Dal 1972 è stato redattore della rubrica Scuola aperta, di cui è diventato conduttore quattro anni dopo. Nel 1982 ha curato e presentato Incontri della notte, una serie di colloqui con autori contemporanei; nel 1990 è tornato in video con il programma dedicato ai libri Casablanca e nel 1993 con la rubrica quotidiana Parlato semplice e lo speciale televisivo in cinque puntate Storia della magia. Direttore di Raidue dal novembre 1994, nell’agosto 1996 è stato nominato responsabile della programmazione notturna della rete» (Aldo Grasso, Enciclopedia della Televisione Garzanti, Garzanti 1996). «Ex dc, fu nominato dai craxiani alla direzione della Rete Due. Poi fa da solo come un grande: di volta in volta sponsorizza la Lega di Bossi e il partito della Rifondazione comunista. Assegnato in quota a Bertinotti che gli ha fatto ottenere la direzione del palinsesto notturno. In questo contesto, si circonda di suffragette, inventa rubriche di sicuro avvenire come ”Non lavorare stanca?”. Crea una tribuna per leader sindacali. Celebre una sua domanda a Sergio Cofferati alle tre di mattina: ”Ho riflettuto a lungo e mi chiedo: non crede che, se ci sono tanti disoccupati, ci saranno pure delle ragioni strutturali?”. L’ascolto è sotto il livello del mare. E i leader si fanno negare al telefono. Solo Alfonso Gianni, esperto d’economia domestica, bertinottiano, ci va come al solito per fare pubblicità ai suoi libri. Esoterista, magheggia di magia spicciola e si affanna tra letture di Cabala e Smorfia, ricerca anche spettatori che abbiano avuto storie strane, purtroppo non di carne né di sensi. Se amate la notte non aprite quel La Porta» (Pietrangelo Buttafuoco, ”Dizionario dei nuovi italiani illustri e meschini”, 17/10/1998).