"La Stampa" 4/3/2002., 4 marzo 2002
«Lei mi sa sincero quando affermo che i premi letterari non mi tolgono né il sonno né l’appetito
«Lei mi sa sincero quando affermo che i premi letterari non mi tolgono né il sonno né l’appetito. Io non scrivo per competizione (per quanto la sportmanship sia un evidente aspetto del mio carattere), alla radice del mio scrivere c’è una primaria ragione che nessuno conosce all’infuori di me. L’idea di danneggiare Pasolini è lontana da me almeno quanto l’idea di favorirlo. Praticamente non lo conosco, né come uomo né come scrittore. E poi lo spirito di scuderia (due garzantini) nemmeno mi sfiora. Io sarò un brocco, ma un brocco brado» (lettera di Beppe Fenoglio a Pietro Citati, che lo aveva esortato a ritirarsi dal premio Strega per non entrare in competizione con l’altro "garzantino" Pier Paolo Pasolini, giugno 1959).