varie, 4 marzo 2002
LAURENTI
LAURENTI Luca Roma 29 aprile 1963. Comico. Esordisce in tv nel 1987 in un programma comico-demenziale ideato e condotto da Gianni Ippoliti in Rai, Dibattito. lui, con la sua parlata balbuziente, uno dei surreali ospiti del talk show sgangherato di Ippoliti. Bonolis lo scopre e lo chiama per fargli da spalla, la prima volta, nel 1991 con Urka, su Italia 1. Dopo una parentesi come ospite fisso de Il gioco dei nove presentato da Gerry Scotti, si conferma il sodalizio con Paolo Bonolis con cui farà Tira eMolla (1996 - 1998); Il Gatto e la Volpe; Ciao Darwin (1998 - 2000, 2003 e 2007); Chi ha incastrato PeterPan? (1999 - 2000); Italiani (2001), Striscia la notizia (1999 - 2004); Un disco per l’estate; Il senso della vita (2005 - 2008); FattoreC (2006) e poi la59ª edizione del Festival di Sanremo durante il quale, nell’ultima puntata, presenta la prima canzone da lui scritta: Sogni D’Oro. Ha fatto parte del cast di Buona Domenica per diverse edizioni ed è stato anche protagonista di sit-com su Canale 5..Ha 6 cani e tre gatti, tutti trovatelli che vivono con lui, la moglie e il figlio Andrea. Nel 2000 vinse il telegatto come Personaggio maschile dell’anno • «Paolo si agita, suda, urla, spara battute a raffica e schiavizza Luca. Che è lento, con i piedi per terra, con la voce da Paperino e da Frank Sinatra e che viene considerato la spalla del primo. Ma forse è il contrario» (Alessandra Novelli, Maxim luglio 2001) • «[...] La forza di Laurenti [...] è nel suo doppio [...] Alla prima occhiata, uno potrebbe pensare che sarebbe l’ideale per la Tv dei ragazzi (non ci fossero già i tronisti che molto hanno svilupppato, sia per l’orario che per le pulsioni ormonali dell’età), poi spalla ideale [...]» (sdm, ”Il Foglio” 24/2/2009) • «[...] la spalla di Paolo Bonolis, quello che fa il tonto, tutto risatine, saltelli e gridolini di meraviglia. [...] ”Quando canto c’ho un vocione. Quando parlo un vocino. La gente se mette a ride’ per la differenza. come essere in due, io e il sosia. Ma non sono costruito [...] Facevo l’animatore delle feste dei regazzini. Quando aprivano la porta, genitori mi fissavano non capendo chi fossi. ”So’ quello da’ festa’, dicevo e quelli, ancora più increduli, si guardavano tra loro. Cor tempo c’ho fatto er callo [...] Nato dalle parti della basilica di San Pietro, quartiere Aurelio. Papà era direttore di filiale al Banco di Santo Spirito. Mamma era... [...] Papà è dall’altra parte. Mamma è con noi. Io non credo nella morte. L’Aldilà è quello diviso da noi dal velo dell’elettromagnetismo (o una cosa del genere, non ho ben afferrato, ndr). Noi siamo un frutto energetico. Quando andiamo via (moriamo, ndr), in realtà ci trasformiamo”, dice con la serietà di chi afferma una convinzione assoluta. ”Diceva di sua mamma?”. ”Un’artista. Stava a casa, scriveva canzoni, io le cantavo.Facevamo tutto a livello condominiale” [...] Che studi ha fatto? ”Il Classico, ma avevo una pagella che era una schedina senza X: 1,2. Così, ho provato lo Scientifico. Resecato pure lì. Per evitare di sposarmi a scuola, ho fatto due volte due anni in uno [...] Ero a Londra a fare il lavapiatti eho chiesto per telefono a mia sorella di iscrivermi. Ho scelto Legge a caso. Torno e frequento Diritto romano di cui avevo comprato il testo. Dopo un mese mi accorgo che stavo invece seguendo il corso di Diritto privato. ”A Lù – mi sono detto – perché vuoi sta’ all’università parcheggiato come n’a bicicletta?’ e ho piantato lì”. ”E che ha fatto?”. ”Piano bar. Portavo gli strumenti, li montavo e cantavo. Ero l’orchestra e la voce [...] Gianni Ippoliti era cliente della banca di papà. ”Tuo figlio che fa?’, gli ha chiesto. Così e così. Mi invita a fare un provino tv a Gbr. ”Tu’ fijo è un personaggio’, ha detto poi a papà. Prima però di decidermi per la tv c’ho pensato tre mesi [...] Nel ”91, l’incontro con Bonolis [...] Sono andato a Milano. Non mi ero mai mosso da Roma. Stavo sempre in casa a suonare il piano. Un trauma benedetto. Coi traumi si cresce [...]” [...]» (Giancarlo Perna, ”Il Giornale” 23/2/2009).