Varie, 4 marzo 2002
LIPPI
LIPPI Claudio Milano 3 giugno 1945. Conduttore tv • «Ha esordito come cantante nel 1964 [...] La carriera di cantante si è limitata tuttavia a qualche partecipazione al Disco per l’estate [...] entrato in Rai in qualità di presentatore dei programmi per la tv dei ragazzi Aria aperta e Giocagiò. arrivato al successo con la trasmissione Tanto piacere (1974), che raggiunse un altissimo indice di gradimento [...] Nel 1990 [...] è passato alla conduzione de Il pranzo è servito su Canale 5, prendendo il posto di Corrado [...] A sorpresa, alla fine del 1995 è entrato a far parte della fortunata trasmissione Mai dire gol del lunedì (in onda su Italia 1) per sostituire come conduttore, assieme a Simona Ventura, Teo Teocoli. Nella stessa stagione televisiva Lorella Cuccarini lo ha voluto accanto a sé a Canale 5 in Buona domenica [...] stato anche uno dei conduttori di Striscia la notizia [...] Non ha mai spiccato nel panorama televisivo per caratteristiche particolari, può essere considerato uno dei pochi professionisti che siano stati capaci di attraversare con garbo e rispetto del pubblico diverse stagioni televisive. La sua partecipazione a Mai dire gol ha inoltre rivelato una buona dose di autoironia, forse troppo spesso celata in virtù di un’interpretazione molto classica del ruolo del conduttore» (Televisione, a cura di Aldo Grasso, Garzanti 2002). «[...] faceva il cantante ma nessuno se lo ricorda più [...] poi ha fatto il presentatore di fila finendo in disgrazia dopo aver apparecchiato ogni giorno Il pranzo è servito. [...] a Mai dire gol è stato sdoganato dalla mediocrità: con la Gialappa’s aveva tirato fuori una dose di autoironia vincente e disincantata, congeniale alla satira beffarda di quel programma e - pure - alla sua dignità. Ma poi? Poi è passato a Buona Domenica, dove si fa travestire da canguro o da gallina e va zompando per lo studio: sudato, paonazzo, stravolto [...] e cade e ricade [...] perché per contratto gli tocca far ridere con questa comica finale. Finché, sfinito, cerca una sedia che puntualmente non trova. E allora casca e ricasca e la telecamera regala allo sghignazzo di tutti il primo piano di quest’uomo gonfio e grondante di sudore che scorre sulla faccia sconfitta, cancellando ogni traccia di quell’ironia orgogliosa [...]» (Gualtiero Peirce, ”Il Venerdì” 20/3/1998).