Varie, 4 marzo 2002
LITTLE TONY
LITTLE TONY (Antonio Ciacci) Tivoli (Roma) 9 febbraio 1941. Cantante • «[...] il vecchio leone, l’emulo nazionalpopolare di Elvis, il compare giovanile di Adriano Celentano [...]» (Edmondo Berselli, ”L’espresso” 24/1/2008) • «[...] con la sua manciata di successi esplosi dalla fine degli anni Sessanta e all’inizio dei settanta, assieme a Bobby Solo, è una delle icone del rock and roll all’italiana. Irruppe sulla scena vestito di bianco con vistosi fregi luminescenti e la tipica capigliatura alla Presley di cui sapeva imitare non solo la timbrica, ma anche la mimica e soprattutto quei movimenti pelvici che facevano impazzire le ragazzine. Di Presley Little Tony, all’anagrafe Antonio Ciacci, imitava anche certe abitudini di grandezza: ai festival di Saremo girava con un seguito di parenti e amici per un totale di 25 persone. Anche se era partito imitando Presley in realtà era ben più di un sosia. Di carattere gioviale, allegro, molto comunicativo Little Tony non si è mai fermato: anche se la sua carriera discografica nell’ultimo decennio non è stata brillantissima, la sua verve e i suoi classici (fra cui ”Bada bambina” e ”Cavalli bianchi”) gli hanno sempre assicurato serate di successo in Italia e all’estero» (Mario Luzzatto Fegiz, ”Corriere della Sera” 24/4/2006) • «[...] Ho avuto tanto. vero. Mia moglie, che purtroppo non c’è più, ricordo che mi voleva lasciare perché non stavo un momento a casa fra Sanremo, Cantagiro, Venezia e il cinema. Dal ”66 al 70 ho fatto 15 film. Ricevevo 200 lettere al giorno, soprattutto di donne. Rispondevo a tutte. Un giorno mio padre arrivò e mi disse: ”Tony, i francobolli costano. Vedi un po’ tu quello che vuoi fare’ [...]» (Marco Molendini, ”Il Messaggero” 8/1/2008).